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ICANN, la gestione della rete pronta a passare dagli Usa all’associazione

Internet è ad un passo da un momento storico, nel caso in cui venisse accolta la proposta avanzata in questi giorni a Casablanca, in Marocco, dove si è tenuto il 55° meeting dell’ICANN. La proposta è diretta al governo Usa e mira a togliere dalle mani di Washington il ruolo di autorità di controllo finale sui nomi dei domini del web, con l’obiettivo di passare completamente nelle mani dell’associazione.
A cura di Francesco Russo
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Internet è ad un passo da un momento storico, nel caso in cui venisse accolta la proposta avanzata in questi giorni a Casablanca, in Marocco, dove si è tenuto il 55° meeting dell'ICANN, Internet Corporation for Assigned Names and Numbers. La proposta è diretta al governo Usa e mira a togliere dalle mani di Washington il ruolo di autorità di controllo finale sui nomi dei domini del web, con l'obiettivo di passare completamente nelle mani dell'associazione. L'idea è quella emersa e maturata nel corso degli ultimi due anni, al fine di proteggere la Rete da qualsiasi ingerenza governativa futura.

Se il governo americano dovesse approvare questa proposta, anche se non è escluso che possa accadere il contrario, questa diventerà operativa già da fine settembre prossimo, chiudendo un lungo processo di "decentramento" delle funzioni legate alla rete avviato nel '98. In realtà già due anni fa il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti aveva dichiarato di voler abbandonare il suo ruolo, decisione che sarebbe poi diventata effettiva nel settembre del 2015, salvo poi rinnovare il controllo per un altro, arrivando così proprio al settembre del 2016. Dal meeting ICANN di questi giorni, in virtù di questa tempistica allora è stata approvata la proposta che mira a creare una governance globale nella gestione della Rete.

Infatti, il documento approvato ieri sera contiene la proposta di trasferimento alla comunità mondiale di Internet di alcune funzioni dell'ICANN finora controllate dalla National Communication Administration americana. Il passaggio è conosciuto come "Transizione Iana", l'originaria autorità preposta all'assegnazione dei domini internet. Tale piano, frutto di due anni di lavori, punta a mantenere la governance di internet sotto un modello "multi-stakeholder" per evitare che il controllo della rete venga assunto da singoli enti governativi.

Un passaggio quindi storico che si rincorre dal 1998, anno in cui venne fondata l'associazione, e che è maturato negli ultimi due anni specialmente dopo i fatti che hanno coinvolto la NSA.

Ma il passaggio potrebbe essere a rischio per il fatto che il Congresso, controllato dal partito repubblicano, potrebbe rifiutare la proposta. La settimana scorsa il candidato alle primarie repubblicane, Ted Cruz, insieme a due altri senatori, aveva espresso serie preoccupazioni sulle vere intenzioni dell'ICANN sostenendo che avesse collegamenti con la Cina. Questo perché il gruppo vorrebbe approvare il registro dei domini Internet di Pechino, una mossa che secondo il senatore ultraconservatore è un segno per creare una relazione stretta con il regime cinese. Ma a spaventare il Congresso Usa ci sarebbero anche la Russia, il Brasile, l'Argentina e la Francia.

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