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Il WiFi libero di New York è fallito a causa del porno

È la storia del progetto LinkNYC avviato circa sette mesi fa nella città americana, che però ora deve fare i conti con l’inevitabile elemento cardine del web: il porno.
A cura di Marco Paretti
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400 totem installati per le strade di New York che consentono a tutti i cittadini e turisti di usufruire del WiFi gratuito ad una velocità di almeno un gigabit per secondo e la possibilità di effettuare chiamate gratuite verso tutti i numeri telefonici degli Stati Uniti. È il progetto LinkNYC avviato circa sette mesi fa nella città americana, che però ora deve fare i conti con l'inevitabile elemento cardine del web: il porno. Da semplici chioschi 2.0 in grado di fornire informazioni e connessione, infatti, i totem si sono trasformati in punti di aggregazione dove alcune persone si fermavano per ore per giocare e guardare filmati pornografici.

Non solo, perché secondo Barbara Blair, presidente dell'associazione Garment District Alliance, alcune persone hanno persino costruito delle piccole case attorno a questi luoghi, attirando un grande numero di senzatetto. Senza contare, appunto, tutti gli utenti che si soffermano a guardare film porno in mezzo alla strada, senza farsi problemi se ci sono bambini nelle vicinanze. Ad oggi, quindi, il progetto LinkNYC è in fase di stallo: l'azienda che li gestisce li ha sconnessi tutti dal web, lasciando attive solo le funzioni basilari, cioè quelle che consentono di ricaricare lo smartphone collegandolo alle prese USB.

Siamo quindi davanti alla fine dei un progetto nato per offrire connessione gratuita alla città? Forse no, ma tutto ora dipende dal sindaco De Blasio, che dovrà trovare una soluzione al problema prima di rimettere online i totem. Per i portali web basterebbe un filtro dei contenuti, ma per la "colonizzazione" dei punti connessi potrebbe volerci ben più di un semplice aggiornamento software. L'interesse verso il progetto non è ingiustificato: grazie all'utilizzo degli schermi laterali, l'azienda conta di raccogliere circa 42 milioni di dollari all’anno di ricavi generati dalle vendite pubblicitarie di questi spazi.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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