Rendere sicuri i dispositivi indossabili significa anche effettuare numerosi test per evitare che, una volta lanciati, possano portare ad infiammazioni o reazioni con la pelle dei consumatori. Per questo Apple ha un intero team di lavoratori impegnato nello studio della pelle e persino un impiegato il cui unico lavoro è quello di produrre sudore finto. A rivelarlo è la stessa azienda di Cupertino in un video pubblicato oggi in occasione della Giornata della Terra e focalizzato sullo spiegare proprio il perché Apple si produca da sola circa 113 litri di sudore finto all'anno.
La maggior parte di questo impegno è rivolto all'Apple Watch e all'assicurare che tutti i cinturini – prodotti in diversi materiali, da quelli sintetici alla pelle – siano amichevoli con tutti i tipi di pelle. A spiegarlo, nel video animato, è Rob Guzzo, responsabile delle tecnologie ambientali di Apple e del team dedicato esclusivamente alla salvaguardia della pelle. "Vogliamo riprodurre in laboratorio le condizioni di utilizzo" spiega un altro dipendente nel video. "Ma di certo non andremo in giro per l'ufficio a raccogliere il sudore dei nostri colleghi". Così è nata l'inusuale figura: l'addetto al sudore finto.
In breve, l'azienda di Cupertino produce circa 113 litri di sudore finto all'anno con il quale mette alla prova i prodotti immergendoli in piccoli contenitori e osservandone le eventuali reazioni. Una procedura nata con l'avvento dell'Apple Watch e dei suoi cinturini ma proseguita con gli AirPods, le cuffie senza fili: in un video del laboratorio pubblicato da Vice News è possibile vedere come questi prodotti vengano inseriti all'interno di fiale piene di sudore finto. La figura dell'addetto al sudore è curiosa, ma di certo non è una novità: probabilmente anche Samsung e Huawei ne hanno uno, così come dovrebbero sicuramente averlo le realtà attive nel campo degli indossabili, come Fitbit e Garmin.