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Internet, perquisizioni in tutta Italia contro presunti hacker di Anonymous

Attacco al gruppo attivista italiano che mette in crisi il web del nostro paese sotto la copertura di Anonymous. Arresti e perquisizioni a tappeto in molte regioni italiane.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Le autorità passano al contrattacco. In tutta la penisola italiana è in corso una importante ed ampia "retata" di perquisizioni e controlli nei confronti di alcuni hacker utilizzanti il nome della famosa associazione di attacchi online Anonymous. Un'operazione scattata alle prime ore della giornata e che sta setacciando i probabili autori di attacchi alla rete nel nostro paese riconducibili proprio all'associazione della maschera bianca.

Per il momento le indagini, tuttora in corso, sono coordinate dalla Procura di Roma, anche se l'azione degli agenti risulta essere presente in tutto il territorio italiano. La colpa che viene commissionata ai perquisiti e agli arrestati, è quella di aver realizzato una vera e propria associazione a delinquere responsabile di numerosi attacchi informatici nei confronti di siti istituzionali, sistemi informatici di infrastrutture privilegiate ma anche importanti aziende e società, sfruttando il nome e l'importanza del movimento.

Secondo gli uomini del Cnaipic, il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche della Polizia postale, alla guida dell'intera operazione, gli attacchi informatici del gruppo organizzato avrebbero colpito molteplici siti inerenti il governo italiano, il Parlamento, ma anche i siti del Vaticano. Per il momento risultano quattro i provvedimenti di arresto mentre oltre dieci le perquisizioni effettuate. Oltretutto i malviventi utilizzavano il logo di Anonymous anche per scopi personali.

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