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Jack Dorsey e la sua giornata da CEO a tempo parziale tra Twitter e Square

Il Wall Street Journal ricostruisce la giornata tipo di Jack Dorsey ad oggi CEO di Twitter, a cui dedica il mattino, e CEO di Square, a cui dedica il pomeriggio. Una giornata lavorativa fatta di 18 ore tra riunioni e incontri con i manager che di fatto è una gestione a “tempo parziale” di due aziende non redditizie.
A cura di Francesco Russo
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Il Wall Street Journal in un recente articolo ha ricostruito quella che è la giornata tipo di Jack Dorsey, già fondatore, e (di nuovo) attuale CEO di Twitter e anche CEO di Square, società che si occupa di pagamenti da mobile, da lui fondata, e da pochi mesi quotata in borsa a Wall Street. La giornata di Dorsey è fatta di 18 ore lavorative, spese soprattutto in riunioni e incontri con il management delle due aziende e, sempre secondo il WSJ, Dorsey non avrebbe una scrivania fissa presso le due sedi delle società, essendo comunque on contatto tutto il giorno. In pratica Dorsey svolge il ruolo di CEO a "tempo parziale" all'interno delle due società in un momento cruciale sia per Twitter che per Square.

La nomina di Jack Dorsey a nuovo CEO di Twitter aveva fatto storcere il naso ad un bel po' di investitori di Twitter, sapendo benissimo che Dorsey non avrebbe lasciato la guida della sua azienda, Square da lui fondata, proprio nel momento in cui la società che si occupa di pagamenti da mobile stava per quotarsi in borsa, operazione poi avvenuta. E da quanto ricostruito dal Wall Street Journal in realtà la situazione è proprio quella di una gestione a "tempo parziale" delle due società da parte di Dorsey.

La giornata lavorativa del CEO si sviluppa in 18 ore, il mattino è dedicato a Twitter, mentre il pomeriggio è dedicato a Square. Le giornate volano via tra continue riunioni e incontri con il management delle due aziende. Omid Kordestani, presidente esecutivo di Twitter, svolge il ruolo di anello di congiunzione e gestore sia del tempo che delle relazioni di Dorsey all'interno dell'azienda.

Una gestione dunque simile a quella portata avanti da Steve Jobs quando era contemporaneamente alla guida di Apple e della Pixar, al quale non furono risparmiate critiche, al pari di quelle riservate oggi a Jack Dorsey. Infatti il doppio ruolo viene indicato da esperti che sostengono che il doppio ruolo di CEO in due aziende rischia di far perdere quale siano le vere sfide da affrontare.

Val la pena ricordare che ad oggi le azioni Twitter, dalla nomina di Dorsey come nuovo CEO, hanno perso circa il 16% del loro valore arrivando, in questi ultimi mesi, anche ad andare al di sotto del valore fossato durante la IPO del 2013. Senza dimenticare il grande problema legato alla scarsa crescita della base utenti della piattaforma. E anche Square soffre qualcosina in borsa nonostante un rialzo del 36% del valore delle azioni sul prezzo della IPO dello scorso novembre.

Non va poi dimenticato che lo stesso Dorsey siede anche nel consiglio di amministrazione della Walt Disney Company e pare che Bob Iger, CEO della Disney, sia una sorte di mentore di Dorsey dal quale riceve anche qualche consiglio.

La fotografia che viene fuori dalla ricostruzione del WSJ è che in effetti Jack Dorsey è un CEO a tempo parziale di Twitter e di Square, cioè di due aziende che al momento non sono ancora redditizie e che avrebbe invece bisogno di una guida stabile. E questo vale soprattutto per Twitter che ha passato un 2015 non certo florido, che ha visto il proprio valore scendere al di sotto dei 20 miliardi di dollari tanto da sollevare rumors di aziende potenzialmente interessate all'acquisto della piattaforma da 140 caratteri. Prima tra tutte figura Google. Nel 2016 si scoprirà se si tratta davvero di voci di corridoio o di qualcosa di più.

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