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L’AD di WhatsApp: “Mi scuso per aver molestato la mia ex ragazza”

“Sono profondamente dispiaciuto per quello che ho fatto. E sono anche dispiaciuto che la sua identità ora sia di dominio pubblico”. Con queste parole Jan Koum, l’Ad di WhatsApp e nuovo componente del consiglio di amministrazione di Facebook, si è scusato pubblicamente per aver ‘molestato’ la sua ex ragazza.
A cura di Matteo Acitelli
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"Sono profondamente dispiaciuto per quello che ho fatto. E sono anche dispiaciuto che la sua identità ora sia di dominio pubblico". Con queste parole Jan Koum, l'Ad di WhatsApp e nuovo componente del consiglio di amministrazione di Facebook, si è scusato pubblicamente per aver molestato la sua ex ragazza. A diffondere la notizia è stato il Financial Times che riporta le parole dell'ex fidanzata di Jan Koum che accusa l'uomo di aver ricevuto minacce verbali e fisiche.

Circa 20 anni fa l'attuale AD di WhatsApp ha infatti molestato la sua ex fidanzata costringendola addirittura a cambiare il college che frequentava ed il numero di telefono. Jan Koum, classe 79, nato in Ucraina e vissuto negli Stati Uniti, dopo l'acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook, che ha fruttato ben 22 miliardi di dollari, fa di Koum uno dei migliori talenti presenti nella Silicon Valley. Quello dell'AD di WhatsApp non è certo il primo caso di abusi che ha fatto tanto parlare la stampa americana, situazione simile è capitata anche a Gurbaksh Chahal della startup RadiumOne che è stato licenziato per aver massacrato di botte l'ex ragazza. Non sappiamo ora quale sorte toccherà al trentacinquenne Jan Koum ma essendo una storia passata, risalente a circa 20 anni fa, anche se la notizia è uscita fuori solo in questi giorni, non si crede che il caso possa compromettere la carriere dell'uomo. Riportiamo dunque un estratto del comunicato che l'AD di WhatsApp ha inviato ai propri dipendenti: "Nel corso degli anni ho pensato più volte a questo difficile periodo della mia vita. Ho tanti rimpianti e ci sono tante cose che vorrei cambiare se potessi tornare indietro, ma ho anche lavorato sodo e cercato di migliorare me stesso. Ho cercato di essere un buon partner e un buon amico. Ho grande rimorso per quell’episodio anche se ho imparato molto e onestamente posso dire che ciò che è accaduto quasi 20 anni fa, non riflette con precisione la persona che sono oggi".

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