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L’inventore del web ha dichiarato guerra alle bufale

Il tema delle notizie false, delle bufale, delle fake news è un tema che preoccupa anche Tim Berners Lee, il padre del Web, che oggi dichiara guerra alle fake news, invitando ricercatori e operatori della rete ad affrontare il problema con soluzioni pratiche che aiutino a tutelare l’affidabilità di ciò viene pubblicato e la “democrazia” di un web.
A cura di Francesco Russo
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Il tema delle notizie false, delle bufale, delle fake news di cui tanto si parla al punto di essere state accusate di aver avuto un ruolo per l'elezione di Donald Trump come 45° presidente degli Stai Uniti d'America, è un tema che preoccupa anche Tim Berners Lee, il padre del Web per come lo conosciamo oggi. In una lettera al The Guardian, in cui indica 3 cose che devono assolutamente cambiare per salvare Internet, una di queste è proprio la lotta alle fake news. Anche l'inventore del Web avverte che questo fenomeno rischia di mettere a rischio la stessa Rete, come veicolo di informazioni e notizie, ma è consapevole che dichiarare guerra alle notizie false non è una cosa che si risolve in poco minuti, ma ci vorrà del tempo. E mette in guardia dal rischio che gli allarmi diventino alla fin fine un pretesto per attribuire poteri di censura o di controllo a governi e autorità varie. Perché anche di questo si tratta.

In una lettera al Guardian, Berners Lee ha illustrato quella che è la sua strategia, puntando tutto sulla trasparenza per: frenare l'abuso della diffusione di dati personali in nome di un malinteso senso della "libertà di parola"; denunciare l'uso di algoritmi che promuovono la diffusione di comunicazioni sensazionalistiche e inattendibili attraverso la messa in evidenza di parole chiave-esca; definire controlli interni al sistema sulla forme occulte e "immorali" di pubblicità politica.

Nel suo appello Tim Berners Lee si rivolge a ricercatori e operatori della rete, invitati a contribuire ad affrontare il problema con soluzioni pratiche che aiutino a tutelare ad un tempo l'affidabilità di ciò viene pubblicato e la "democrazia" di un web dove vi siano "poteri uguali e opportunità per tutti".

Sir Berners Lee dice poi invece "no" a ogni tentativo di dare a governi, autority centrali o grandi holding una sorta di diritto a "stabilire quali notizie siano vere e quali no". Anzi, denuncia come gli apparati di sorveglianza governativi siano andati già oltre il lecito nelle loro intromissioni in internet.

Infine, l'inventore del Web fa un richiamo a tutti, perchè il Web continui ad essere il luogo democratico che è stato fino ad oggi: "Io posso aver inventato il Web, ma ciascuno di voi mi ha aiutato a renderlo quello che è oggi". Un invito chiaro a tutti per fare in modo che il Web non diventi un produttore seriale di notizie false e non verificate.

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