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Cookies, l’UE vuole eliminare i fastidiosi banner informativi

L’Unione Europea vuole mettere un freno ai cookie, le piccole stringhe di testo che si installano nei browser per monitorare l’attività online degli utenti per poi mostrargli inserzioni pubblicitari mirate.
A cura di Matteo Acitelli
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L'Unione Europea vuole mettere un freno ai cookie, le piccole stringhe di testo che si installano nei browser per monitorare l'attività online degli utenti per poi mostrargli inserzioni pubblicitari mirate. Di recente, infatti, la Commissione Europea ha comunicato la volontà di migliorare la riservatezza dei clienti estendendo la legge non solo ai cookies ma anche ai servizi email come Gmail e alle chat gratuite in stile WhatsApp.

Da giugno 2015 tutti i siti web sono obbligati per legge a mostrare l'ormai famosa frase che ci chiede di acconsentirne all'utilizzo dei cookies: "Questo sito utilizza cookie per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie". Una comunicazione che in pochi navigatori si fermano a leggere e che nella maggior parte dei casi viene ignorata con un veloce click sulla voce "ok".

Ora però da Bruxelles l'Ue ha deciso di prendere in mano la questione, allarmando di fatto l'industria mondiale della pubblicità online che utilizza i cookies per profilare gli utenti, fondamentali per vendere pubblicità mirata. Ad oggi grazie all'utilizzo di questi "software spia" le aziende sono in grado di ottenere una serie di informazioni preziose come ad esempio il tempo trascorso in Rete, i prodotti acquistati, le notizie di interesse ed altri dettagli che vengono poi utilizzati per mostrarci banner pertinenti, motivo per il quale spesso ci ritroviamo in ogni sito web che visitiamo annunci di vendita dell'oggetto che tanto vorremmo acquistare.

L'intenzione dell'Unione Europea è quella di regolamentare questi strumenti, aumentando la privacy dei navigatori grazie all'integrazione di un nuovo strumento che dovrà essere attivato da tutti i web browser. Con l'approvazione di queste novità, dopo l'approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio, l'Ue obbligherà i browser ad attivare un nuovo menu a tendina per far scegliere all'utente, in fase di installazione, il livello di tutela che desidera durante la navigazione.

Nessuna novità per i cookies elementari e di servizio che vengono utilizzati per acquisire informazioni basilari come il numero dei visitatori per un sito Internet. Inoltre le nuove regole comunitarie prenderanno in esame anche le applicazioni di messaggistica come WhatsApp, Facebook Messenger e Skype. La proposta dell'Unione Europea è che dal 2018 il contenuto di qualsiasi comunicazione sia protetto secondo le nuove norme. Lo stesso discorso varrà dunque anche per i servizi di posta elettronica come Gmail che non potranno scannerizzare i messaggi per ottenere informazioni su prodotti di interesse o altri dettagli per fornire pubblicità mirata.

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