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Lo smartphone sulla scrivania riduce le capacità cognitive

A dimostrarlo un recente studio svolto su 548 partecipanti all’interno della McCombs School of Business in Texas.
A cura di Matteo Acitelli
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Tenere lo smartphone sulla scrivania mentre si lavora o si studia riduce le capacità cognitive. A dimostrarlo è un recente studio svolto su 548 partecipanti all'interno della McCombs School of Business in Texas. Per svolgere l'esperimento i ricercatori dell’università del Texas, sede di Austin, hanno diviso i partecipanti in tre gruppi, ad ognuno del quale è stato chiesto di posizionare lo smartphone in luoghi diversi: gli utenti del primo gruppo sono stati invitati a mettere lo smartphone a faccia in giù sulla scrivania, il secondo gruppo a tenerlo in tasca o in una borsa nelle vicinanze della postazione di lavoro mentre al terzo gruppo è stato chiesto di posizionare il telefono fuori della stanza in cui si sta studiando/lavorando.

I risultati, pubblicati sul Journal of the Association for Consumer Research, hanno evidenziato che coloro che hanno lasciato gli smartphone in un’altra stanza hanno registrato risultati migliori di rispetto a coloro che avevano tenuto il telefono sulla scrivania e leggermente superiori rispetto al gruppo che ha messo il telefono in borsa o in tasca. Come spiegato dal coautore dell’indagine Adrian Ward insieme a Kristen Duke, Ayelet Gneezy e Maarten W. Bos:

"Abbiamo verificato una tendenza che suggerisce come più lo smartphone sia a portata di mano più le capacità cognitive disponibili diminuiscano. La mente cosciente non sta pensando al telefono ma il processo stesso, quello di richiedere a se stessi di non pensare a qualcosa, consuma una parte delle limitate risorse cognitive. È come se il cervello andasse in fuga".

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