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#MoreThanARefugee, la campagna YouTube a sostegno dei rifugiati (che ha ottenuto l’effetto opposto)

Il 20 giugno è la Giornata Mondiale del Rifugiato e per l’occasione il noto portale di video sharing YouTube in collaborazione con l’International Rescue Committee (IRC) ha lanciato sulla piattaforma la campagna #MoreThanARefugee.
A cura di Matteo Acitelli
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Il 20 giugno è la Giornata Mondiale del Rifugiato e per l'occasione il noto portale di video sharing YouTube in collaborazione con l'International Rescue Committee (IRC) ha lanciato sulla piattaforma la campagna #MoreThanARefugee. Attraverso questi filmati l'organizzazione umanitaria con il supporto di Google ha voluto evidenziare le condizioni dei rifugiati che raccontano le loro storie e spiegano i motivi che li ha portati a scappare dal loro paese d'origine: guerre e violenze.

Il video che ha ottenuto il maggior numero di visualizzazioni è quello relativo ad un gruppo di bambini: Maryam, una giovane ragazza irachena ora in Serbia, Hasan palestinese ora in Grecia e Catherine che dal Sudan si è rifugiata in Uganda. Come evidenziato da numerosi utenti tramite il social network di micro blogging Twitter, però, la campagna, nata con l'obiettivo di sensibilizzare le persone sul tema dei rifugiati e ottenere donazioni a sostegno delle attività dell'International Rescue Committee (IRC), ha ottenuto l'effetto opposto.

I filmati della campagna #MoreThanARefugee su YouTube, realizzati con il supporto di sette creator noti all'interno della piattaforma video di Big G, stanno ricevendo numerosi commenti negati. Come visibile dallo screenshot riportato nell'articolo, il video principali ha ottenuto oltre 7 milioni di visualizzazioni ed il numero di Mi Piace (105.000) è di molto inferiore al numero di Non Mi Piace (270.000). Molti dei commenti pubblicati dagli utenti di YouTube sono anti-islamici e antisemiti, con numerosi riferimenti al nazismo e a Hitler e contro i rifugiati.

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