I giovani guardano sempre più porno. Ad affermarlo è l'Università di Padova, che tramite uno studio ha rivelato che il 78% dei giovani è un fruitore abituale di siti pornografici. Se la permanenza è in media di 20/30 minuti, però, non è così omogenea anche la frequenza di visita: si va da qualche volta al mese (29%) a diverse volte alla settimana (63%), passando per più volte al giorno (8%). I risultati dello studio, condotto dal professore Carlo Foresta, sono stati pubblicati all'interno della rivista americana International Journal of Adolescent Medicine and Health.
Per molti i siti porno sono diventati un'abitudine, tanto che per il 10% degli utenti si tratta di una vera e propria dipendenza. Uno scenario che, sempre secondo lo studio, porta a compromettere i comportamenti sessuali dei giovani nel 25% dei casi. Tra questi, le problematiche principali di chi frequenta spesso siti con contenuti pornografici si avvertono nel campo del desiderio sessuale (si riduce nel 16% dei casi) e delle eiaculazioni precoci (in aumento nel 4% dei frequentatori). Dati sottolineati più volte dai ricercatori, anche perché dal 2004 il numero di visitatori di siti porno è cresciuto a dismisura, soprattutto nella parte relativa a chi si connette più volte a settimana, il cui dato ha quasi raggiunto il 70%.
La ricerca ha svelato che i maggiori frequentatori sono figli unici con genitori impegnati con il lavoro e che, di conseguenza, si ritrovano a casa da soli per molto tempo. Spesso, inoltre, si tratta di fumatori: lo studio indica che il 55% degli utenti fuma. La fruizione di contenuti pornografici, avvertono i ricercatori, allontana i giovani dalle esperienze reali, riducendone allo stesso tempo l'abitudine alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Queste tematiche saranno affrontate nel corso di un dibattito promosso dalla Fondazione Foresta Onlus che si terrà mercoledì 6 maggio dalle ore 18 al Centro Culturale San Gaetano, Via Altinate, Padova.
