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Russia, Google denunciata all’antitrust: “Android viola la legge antimonopolio”

Il governo russo sta indagando su alcune accuse lanciate da Yandex – competitor dell’azienda di Mountain View – in merito ad Android. Il sistema operativo fornirebbe a Google un vantaggio ingiusto proibendo l’installazione delle applicazioni considerate in competizione.
A cura di Marco Paretti
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Google potrebbe presto dover affrontare un'azione dell'antitrust russa. Il governo sta infatti indagando su alcune accuse lanciate da Yandex – competitor dell'azienda di Mountain View – in merito al sistema operativo per dispositivi mobile Android.
La Yandex è una delle compagnie del settore tecnologico più grandi del paese, responsabile del controllo di più di metà del traffico totale della Russia. In confronto, Google controlla solamente un quarto del mercato delle ricerche russo, anche se grazie ad Android la sua presenza si sta facendo sempre più decisa.

Secondo Yandex, Android fornisce a Google un vantaggio ingiusto perché proibisce l'installazione delle applicazioni considerate in competizione, impostando il motore di ricerca di Big G come predefinito e installando alcune applicazioni di Google. L'azienda aveva già provato (senza successo) ad installare le proprie applicazioni all'interno dei terminali Android venduti dagli operatori telefonici russi.
Le condizioni di utilizzo di Google – le quali permettono di accedere all'app store – proibiscono ai produttori di installare alcune applicazioni su smartphone e tablet dell'azienda, ponendo allo stesso tempo particolari condizioni sull'installazione delle applicazioni e dei servizi di Google.

"Abbiamo analizzato l'accusa e deciso di aprire un procedimento riguardante una possibile violazione della regolazione contro il monopolio" ha spiegato un portavoce del servizio antimonopolio russo. D'altro canto, Google ha risposto che "i produttori di device sono liberi di installare le applicazioni e i consumatori hanno sempre il controllo completo sulle app presenti nei dispositivi".
L'azienda di Mountain View ha affrontato numerose azioni dell'antitrust in passato, la più famosa delle quali quella mossa dall'Unione Europea e ormai attiva da quattro anni. Rispetto al motore di ricerca, però, Android risulta un bersaglio più difficile da colpire a causa della sua natura open source. Solo una settimana fa negli Stati Uniti accuse simili sono state respinte da un giudice federale.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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