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“Sono in bancarotta per causa tua”: l’autista si sfoga con il CEO di Uber, lui se ne va

L’autista si sfoga dicendogli di aver perso quasi 100.000 dollari a causa sua, il CEO di Uber Travis Kalanick prima gli risponde a tono, poi se ne va sbattendogli la porta in faccia. A documentare il tutto la telecamera della vettura.
A cura di Marco Paretti
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L'autista si sfoga dicendogli di aver perso quasi 100.000 dollari a causa sua, il CEO di Uber Travis Kalanick prima gli risponde a tono, poi se ne va sbattendogli la porta in faccia. È successo all'interno di una vettura del noto servizio di noleggio con conducente che proprio in questi giorni sta facendo discutere per le continue proteste dei tassisti; una scena ripresa dalla telecamera del veicolo e pubblicata da Bloomberg che mostra l'autista Fawzi Kamel litigare animatamente con Kalanick, "Forse non ti ricordi di me" esordisce Kamel. "Ho iniziato nel 2010, ora hai alzato gli standard e abbassato i prezzi".

Inizia così una discussione di pochi minuti che porta i due a discutere animatamente sulle nuove politiche aziendali. "La gente non si fida più di voi" spiega Kamel. "Ho perso 97.000 dollari per colpa vostra. A causa vostra sono in bancarotta, cambiate ogni giorno". La risposta del CEO di Uber è dapprima calma: "Dobbiamo farlo, abbiamo dei concorrenti" spiega. "Altrimenti saremmo costretti a chiudere. Con Lyft sembra facile perché li ho battuti, ma se non avessi fatto quello che ho fatto saremmo stati battuti noi, te lo assicuro". In questo caso Kalanick si riferisce proprio al riposizionamento del servizio dalla fascia alta e più costosa a quella più economica. Che ai guidatori ha portato meno soldi in tasca.

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Poi, alle continue accuse del guidatore, il CEO comincia a rispondere a tono: "Stron***e, ad alcune persone non piace assumersi le responsabilità dei propri errori. Danno la colpa di tutto quello che accade nella loro vita a qualcun altro". Poi si alza e sbatte la portiera in faccia all'autista, che gli urla: "Non so se andrai lontano". Il video, pubblicato dalla testata Bloomberg, ha costretto Kalanick ad inviare una mail di scuse a tutti i dipendenti. "Dire che mi vergogno è dire poco" spiega. "Il mio lavoro di leader è quello di guidarvi e si comincia dal comportarsi in un modo che possa rendervi tutti fieri. Non è quello che ho fatto".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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