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Sony minaccia Twitter e chiede la chiusura degli account

La Sony Picuters Entertainment attraverso il suo avvocato, David Boies, ha inviato una lettera nella quale minaccia di proseguire per vie legali verso la società guidata da Dick Costolo se non procede alla sospensione degli account che stanno condividendo sulla piattaforma contenuti delle email violate.
A cura di Francesco Russo
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La Sony Pictures Entertainment, attraverso il suo avvocato David Boies, ha inviato una lettera al consulente legale di Twitter Vijaya Gadde chiedendo la chiusura di tutti i profili che in questi giorni continuano a diffondere le informazioni ottenute attraverso l'attacco hacker. Nella lettera David Boies prende di mira un utente in particolare, tale Val Broekesmit, musicista londinese che dal suo account @BikiniRobotArmy ha ritwittato in questi giorni le immagini delle email violate. In pratica la Sony è pronta ad azioni legali verso la società guidata da Dick Costolo qualora non procedesse alla sospensione di tutti gli account che hanno diffuso e condiviso i contenuti delle email violate negli attacchi che sarebbero stati opera di hacker vicini al governo di Pyongyang. Gli attacchi ai danni della SPE hanno provocato il furto di numerosi documenti privati dell'azienda e anche il furto e la diffusione della pellicola di prossima uscita "The Interview", il film con James Franco e Seth Rogan (regista insieme a Evan Goldberg) che racconta la storia di due giornalisti reclutati dalla CIA per assassinare il leader nord coreano, Kim Jong Un.

Nella lettera l'avvocato David Boies scrive che "se le informazioni dovessero continuare ad essere diffuse da Twitter, Sony la riterrà responsabile per qualsiasi danno o perdita derivanti da tale uso o dalla diffusione per mezzo di Twitter". La minaccia di procedere per vie legale non riguarda solo la diffusione dei contenuti hackerati attraverso l'account di Val Broekesmit, nella lettera infatti Boies chiede a Twitter di rispettare le richieste della Sony e di ritenerle valide verso tutti gli altri account che cercano di diffondere le informazioni rubate. "Inoltre chiediamo di fornire ai titolari di account una copia di questa lettera e di cessare la pubblicazione di contenuti via Twitter".

Una lettera molto simile nel contenuto l'avvocato David Boies l'ha inviata anche a Val Broekesmit il quale ha detto di non aver preso molto sul serio il contenuto della missiva, anche se una sospensione potrebbe presto avvenire. Il vero problema è che nella policy rivolta a tutti gli utenti Twitter esplicita chiaramente che gli stessi utenti non possono diffondere dati sensibili, come sono appunto i dati personali come l'indirizzo email, attraverso i loro tweet. Se una sospensione non ci dovesse essere, allora per Twitter significherebbe rivedere l'intera policy, come conseguenza di questa vicenda.

Sulla vicenda del film "The Interview", la SPE di fronte al furto ha deciso di sospendere l'uscita della pellicola che era prevista proprio per il giorno di Natale negli Usa e in Canada. Decisione che il presidente Barack Obama ha duramente criticato: "Non ci può essere un dittatore che impone la censura negli Stati Uniti". Anche se lo stesso Obama ha precisato che l'attacco hacker verso la Sony Pictures Entertainment non è da considerarsi "come un attacco di guerra" versi gli Stati Uniti da parte della Corea del Nord, al momento il principale indiziato. E proprio nelle scorse ore il paese asiatico è stato vittima di un cyber attack che ha reso inaccessibile la rete, poi ripristinato.

Una vicenda dunque che farà discutere ancora e vedremo con quali conseguenze.

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