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Twitter: crescita pari a zero e nuovo crollo in borsa

Twitter ha presentato i dati del secondo trimestre del 2017 prima del tradizionale suono della campanella a Wall Street. Risultato? Un vero tonfo in borsa con il titolo (TWTR) che arriva fino a -14%. Una, nuova, giornata nera per la società guidata dal co-fondatore Jack Dorsey.
A cura di Francesco Russo
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Twitter ha presentato i dati del secondo trimestre del 2017 prima del tradizionale suono della campanella a Wall Street. Risultato? Un vero tonfo in borsa con il titolo (TWTR) che arriva fino a -14 percento. Una nuova giornata nera per la società guidata dal co-fondatore Jack Dorsey in cui si sono resi ancora una volta più evidenti i grandi problemi della piattaforma da 140 caratteri. La crescita della base utenti negli ultimi tre mesi è stata praticamente pari a zero, 328 milioni erano a marzo e 328 milioni sono alla data del 30 giugno di quest'anno. In aggiunta a questo problema, che ormai va avanti dal 2015, Twitter fa segnare dati negativi dal punto di vista finanziario. I ricavi totali sono stati 574 milioni di dollari, con un calo del 5 percento, mentre i ricavi pubblicitari sono di 489 milioni di dollari con un calo dell'8 percento. Aumentano anche le perdite nette, arrivate ad essere 116 milioni di dollari, erano di 107,2 milioni di dollari un anno fa.

Twitter continua la sua fase calante. La giornata della presentazione dei dati finanziari del secondo trimestre del 2017, in anticipo rispetto al solito (si presentano a fine giornata), si è rivelata disastrosa anche in borsa. A Wall Street il titolo TWTR è arrivato a toccare -14 percento a 16,8 dollari per azione. Un tonfo che caratterizza bene il tono della giornata vissuta nel quartier generale di San Francisco.

A quanto pare non è servita (ancora) la strategia di puntare sui contenuti video. Gli utenti che hanno visualizzato 1.200 ore di video sono stati 55 milioni, in crescita rispetto al precedente trimestre quando gli utenti erano 45 milioni con 900 ore di contenuti video trasmessi sulla piattaforma.

Nei mesi scorsi c'erano stati segnali positivi soprattutto in borsa, quando il titolo era arrivato a toccare i 20 dollari per azione, facendo segnare +41 percento rispetto al minimo toccato in aprile quando il titolo era a 14 dollari per azione. In un solo colpo Twitter si è rimangiato quel poco di buono di questi mesi.

Resta dunque il grande problema della crescita della base utenti, ormai ferma, che porta dietro di sé tutti gli altri problemi, relativi alla mancanza di una chiara visione manageriale che si rispecchia in una evidente instabilità in borsa.

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