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Usare le emoji nelle email di lavoro è segno di incompetenza

Secondo uno studio israeliano-olandese intitolato “The dark side of a smiley” e pubblicato sulla rivista Social Psychological and Personality Science, l’utilizzo delle emoji – anche quelle “innocue” – denoterebbe incompetenza.
A cura di Marco Paretti
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Usi le emoji all'interno delle email di lavoro? Forse dovresti smettere. Secondo uno studio israeliano-olandese intitolato "The dark side of a smiley" e pubblicato sulla rivista Social Psychological and Personality Science, l'utilizzo delle emoji – anche quelle "innocue" – denoterebbe incompetenza. Insomma, quell'occhiolino o pollice alzato alla fine di una frase potrebbe farvi passare per persone non adatte a quell'ambito lavorativo, soprattutto se vengono utilizzate all'interno di un messaggio inviato ad una persona che non si conosce e che in questo modo si potrebbe fare una prima impressione non positiva. Anche inconsciamente.

"Credevo nel potere positivo degli emoticon, ma fin dall’inizio i risultati che abbiamo ottenuto mi hanno fatto ricredere" ha spiegato Ella Glikson, una delle autrici dello studio. "Al contrario di un sorriso dal vivo, che fa apparire la persona in questione più attraente, sincera, fidata, cordiale e competente, quello di una emoji la fa sembrare meno preparata". Lo studio ha coinvolto 549 persone di 29 paesi diversi: gli studiosi hanno analizzato le loro reazioni emotive derivanti dalle email con e senza emoji. E se è vero che l'emoji sorridente rende più simpatico il tono di una mail, lo è altrettanto il fatto che il suo utilizzo fa apparire l'autore meno competente.

Gli effetti negativi, insomma, rischiano di eliminare completamente quelli positivi. In questo modo una emoji diminuisce le possibilità che il destinatario condivida informazioni con il mittente, andando in questo modo a limitare la produttività sul lavoro. "Le regole della comunicazione online rischiano di essere confuse" continua Glikson. "Ciò che funziona in un contesto amichevole può essere invece devastante in una comunicazione formale". Insomma, tra amici le emoji vanno benissimo, ma sul luogo di lavoro forse è meglio lasciar stare le faccine sorridenti.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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