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WannaCry ha costretto Microsoft a rilasciare un aggiornamento di emergenza per Windows XP

L’attacco che nel corso del weekend ha colpito 150 paesi diffondendo il pericoloso ransomware WannaCry ha portato Microsoft a distribuire un aggiornamento per uno dei suoi sistemi operativi più diffusi, Windows XP.
A cura di Marco Paretti
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L'attacco che nel corso del weekend ha colpito 150 paesi diffondendo un pericoloso ransomware, cioè un particolare malware in grado di "sequestrare" un PC richiedendo un riscatto per il suo sblocco, ha portato Microsoft a distribuire un aggiornamento per uno dei suoi sistemi operativi più diffusi, Windows XP, nonostante il supporto nei suoi confronti sia stato ufficialmente interrotto nel 2014. A causa della enorme diffusione del malware, però, l'azienda di Redmond ha deciso di rilasciare un "altamente inusuale" aggiornamento per Windows XP, sistema operativo in parte responsabile di aver consentito una diffusione così ampia del ransomware proprio a causa della mancanza di aggiornamenti di sicurezza negli ultimi anni.

Ovviamente la colpa in questo caso non è di certo di Microsoft: molte delle macchine colpite nel corso del weekend si basano su Windows XP perché le aziende proprietarie non hanno mai aggiornato il sistema operativo. Che, dallo scorso 2014, non riceve più i basilari update di sicurezza che altrimenti avrebbero impedito una diffusione così ampia del ransomware WannaCry. Da qui la scelta di "resuscitare" il sistema operativo per un ultimo aggiornamento che è andato ad aggiornare Windows XP, Windows 8 e Windows Server 2003. Solitamente Microsoft fa pagare le aziende che richiedono supporto per le vecchie versioni di Windows anche dopo il termine del supporto, ma in questo caso l'aggiornamento è stato rilasciato gratuitamente.

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Si tratta di una mossa inusuale per Microsoft, ma allo stesso modo la falla nella sicurezza e il modo in cui è stata scoperta è altrettanto inusuale. Attualmente il ransomware sembra essere stato bloccato grazie alla scoperta di un 20enne che ha individuato un "interruttore di emergenza" con il quale è riuscito a disattivare il malware. Secondo alcuni esperti, i responsabili sarebbero riusciti a guadagnare solo 20.000 dollari dall'attacco ransomware, che richiede il pagamento di una determinata somma di denaro – in questo caso 300 dollari – per sbloccare un pc il cui contenuto viene criptato.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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