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3 Italia e Wind verso la fusione: scelto il nuovo amministratore delegato

3 Italia e Wind sono sempre più vicine alla fusione, che ormai pare davvero imminente. Le due aziende che fanno capo agli operatori telefonici – Hutchison Whampoa per 3 e VimpelCom per Wind – sono ormai quasi giunte ad un accordo definitivo, il quale porterà alla creazione di un’unica azienda guidata dal numero uno di Wind Maximo Ibarra.
A cura di Marco Paretti
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3 Italia e Wind sono sempre più vicine alla fusione, che ormai pare davvero imminente. Le due aziende che fanno capo agli operatori telefonici – Hutchison Whampoa per 3 e VimpelCom per Wind – sono ormai quasi giunte ad un accordo definitivo, il quale porterà alla creazione di un'unica azienda guidata dal numero uno di Wind Maximo Ibarra, 46enne che quindi è stato preferito a Vincenzo Novari, ora a capo di 3 Italia. Quest'ultimo seguirà comunque l'evolversi della nuova società con un posto nel consiglio di amministrazione e un ruolo da supervisore affidatogli da Li Ka-shing, patron di Hutchison Whampoa.

La notizia, riportata in un primo momento da Bloomberg, ha scosso anche la borsa – e in particolare il settore delle telecomunicazioni – con un rialzo di Telecom Italia che nelle ultime ore aveva subito un leggero tracollo a causa dell'affidamento del piano per la banda ultralarga ad Enel. Se l'accordo dovesse concretizzarsi, il settore tornerebbe respirare proprio grazie alla scomparsa di un competitor dalla scena, lasciando alle tre aziende rimanenti – Telecom, Vodafone e la nuova società – un margine di manovra più ampio.

Maximo Ibarra

Mancano solo i dettagli, quindi, come la struttura finanziaria e le tempistiche finali. La strada è comunque ormai tracciata e garantirà alle aziende di Hong Kong e di Amsterdam di raggiungere più di 30 milioni di clienti con ricavi da 6,4 miliardi di euro, almeno stando ai dati del 2014. Insomma, diverrebbe l'operatore di punta del paese. Ora non resta che attendere la conferma ufficiale e, soprattutto, l'annuncio del termine ultimo entro il quale l'accordo sarà concluso. Bloomberg indica che entro tre mesi si dovrebbe arrivare ad una risoluzione, ma le incognite, in particolar modo quelle riguardanti l'aspetto azionario, rappresentano ancora un grande ostacolo da superare.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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