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3 Italia, il Tar del Lazio conferma multa da 1,75 milioni di euro

Il Tar del Lazio ha confermato la multa di 1,75 milioni di euro inflitta lo scorso gennaio dall’Antitrust ad H3G (3 Italia).
A cura di Matteo Acitelli
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Ad inizio anno l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha erogato pesanti sanzioni ad H3G (3 Italia). Una multa da 1,75 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette nei servizi premium utilizzati via internet da terminale mobile. Navigando su siti internet dal proprio smartphone o utilizzando applicazioni si rischia di attivare involontariamente abbonamenti premium dal costo di 5 euro a settimana, il tutto senza che i consumatori ne fanno espressa richiesta.

Per questo motivo il Tar del Lazio ha ora confermato la multa di 1,75 milioni di euro inflitta lo scorso gennaio dall’Antitrust ad H3G (3 Italia). Il ricorso proposto dall’operatore di telefonia mobile è stato respinto dai giudici amministrativi, come spiegato nella sentenza del Tar: "l’operato dell’Agcm e in particolare l’iter valutativo seguito dall’Autorità, risultano immuni dalle numerose e pur ampiamente motivate censure, a fronte di una pluralità di condotte della ricorrente integranti molteplici violazioni del Codice del Consumo".

"È stata accertata una condotta omissiva della ricorrente nella fase contrattuale, laddove agli utenti è stato sistematicamente sottaciuto, da un lato, che la conclusione del contratto comportava l’abilitazione automatica della Sim dell’utente ad accedere alla ricezione dei servizi in sovrapprezzo (servizi premium) durante la navigazione, e, dall’altro, che la tariffazione di tali servizi sarebbe avvenuta in modo automatico con addebito diretto sul credito telefonico; aggravata, sia dalla preclusione della possibilità dell’utente di richiedere la disabilitazione della ricezione di tali servizi premium, sia, e prima ancora, dalla omessa informazione dei consumatori, mediante specifica avvertenza al momento della sottoscrizione del contratto, circa la predetta impossibilità”.

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