Addison Rae porta i balli (non suoi) di TikTok in TV, ma non dà credito agli autori
Sulla piattaforma di condivisione video TikTok la viralità dei contenuti fa in modo che sfide, balli e tendenze vengano fatti propri da milioni di utenti che li reinterpretano a modo loro, ma questo non vuol dire che chiunque possa riprodurre un contenuto senza citare da dove arriva. La questione dell'origine di contenuti e tendenze sul social è tornata sotto i riflettori in questi giorni, quando Addison Rae – una delle più ricche e seguite tiktoker del mondo – si è mostrata in una serie di coreografie per il seguitissmo show televisivo del comico statunitense Jimmy Fallon: durante l'esibizione la giovane ha riprodotto tutti i balli più famosi della piattaforma, senza però dare credito a nessuno degli autori che hanno ideato quelle mosse.
Il segmento – intitolato Addison Rae insegna a Jimmy 8 balli di TikTok – sta raccogliendo critiche per i motivi più disparati: su YouTube, dove è stato ripubblicato, viene ad esempio puntato il dito sul fatto che le coreografie di TikTok trasportate in quel contesto e con un pubblico che le applaude sono semplicemente imbarazzanti. Il problema più grave però deriva proprio dal fatto che nella clip nessuno dà conto del fatto che le mosse della tiktoker non sono balli emersi dal nulla sulla piattaforma: si tratta coreografie ideate da persone in carne e ossa, e in molti casi da neri. Queste persone non sono state citate né durante l'esecuzione della performance, né durante l'intervista che ne è seguita.
Il tema non è nuovo: la Renegade – uno dei balli più famosi di TikTok – è stata ideata dalla giovane ballerina Jalaiah Harmon, ma per mesi milioni di persone hanno creduto che fosse un parto di Charli D'Amelio, semplicemente perché quest'ultima l'ha resa popolare grazie al suo seguito (che ora conta più di 100 milioni di utenti). Alle spalle di Charli D'Amelio – al secondo posto degli utenti con più follower di tutto il social – c'è proprio Addison Rae, che sfruttando anche questi balli sta diventando una celebrità a livello globale: non stupisce dunque che il pubblico più attento alla questione dell'appropriazione culturale abbia sottlineato la questione. Da una parte in effetti la proprietà di una coreografia è difficile da stabilire e definire entro confini precisi, soprattutto se nata in un ambito creativo come quello di TikTok dove le influenze si contaminano in continuazione. D'altro canto però questo tipo di appropriazione sembra finire sistematicamente a svantaggio di una comunità ben precisa.