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Adesso Twitter ha davvero un problema: -18% a Wall Street in un giorno

Il primo lock-up per Twitter è stato davvero pesante: -18% in un solo giorno. Un crollo che non giova alla già pesante situazione del titolo che riflette un crescente sentimento negativo dovuto al fatto che l’azienda non riesce ad aumentare il numero di utenti.
A cura di Francesco Russo
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Dalla pubblicazione del Q1 2014, ossia i dati finanziari relativi al primo trimestre del 2014, per Twitter la situazione a Wall Street si è complicata, e non poco. Non che prima fosse tutto rose e fiori, ma di fronte al crollo di ieri era davvero poca cosa. Infatti nella sola giornata di ieri il titolo Twitter (TWTR) ha chiuso con un pesantissimo -18% chiudendo le contrattazioni a 31,85 dollari, il minimo della giornata è stato 31,7 dollari, mai Twitter aveva fatto registrare un così pesante crollo da Novembre scorso. E la situazione non sembra remare anche oggi con la prossima apertura della borsa.

La data di ieri coincideva con il lock-up, ossia lo sblocco di un pacchetto di azioni vendibili sul mercato, e ha riguardato 470 milioni di azioni del titolo, detenuto da venture capitalist, dirigenti dell'azienda e altri investitori. E la reazione è stata davvero pesante, in pratica non appena le azioni sono divenute vendibili in mano agli investitori, questi non hanno perso tempo a venderle. Un chiaro segnale di quale e quanto sia negativo il sentimento degli stessi investitori verso Twitter. E se proviamo a vedere quello che successe a Facebook di fronte alla medesima scadenza, il risultato è contrastante. Facebook nel novembre del 2012 con lo sblocco di 800 milioni di azioni fece un balzo del 13%.

E questo si riflette sulla effettiva capitalizzazione dell'azienda che ora è a 18 miliardi di dollari, decisamente inferiore rispetto solo al dicembre scorso. Gli analisti finanziari registrano il sentimento negativo attorno al titolo e registrano anche che il tutto è cominciato quanto Twitter ha reso noti i dati sugli utenti, in crescita minima negli ultimi tre mesi e con i dati del coinvolgimento degli stessi in calo, cioè le visualizzazioni sulla timeline. Ma quello che davvero preoccupa è che neanche gli analisti prevedono una situazione di sblocco nel breve periodo.

Rizvi Traverse, colui che detiene il pacchetto di azioni Twitter più consistente, più di 85 milioni, ha già fatto sapere che non vuole privarsi del suo pacchetto. E lo stesso hanno fatto sapere, a fine aprile, i fondatori e i CEO della piattaforma a 140 caratteri, e cioè Jack Dorsey, Evan Williams e Dick Costolo.

In circolazione ci sono ancora circa 560 milioni di azioni Twitter e i prossimi mesi saranno cruciali. Twitter deve necessariamente incrementare il numero degli utenti che per il 44% dei casi non hanno mai scritto un tweet, secondo una recente ricerca. E dal 28 Maggio sarà disponibile per tutti il nuovo layout grafico dei profili, quello che sembra molto simile a quello di Facebook e che piace davvero poco agli utenti affezionati. Insomma, per Twitter si avvicinano davvero tempi duri.

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