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Agcom, al via la consultazione pubblica per la Banda Larga

L’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ha avviato una consultazione pubblica di 30 giorni allo scopo di definire le linee guida per le condizioni di accesso alle reti finanziate con contributi pubblici. Il fine è quindi quello di determinare un sistema di regole per l’accesso alle infrastrutture che saranno portate avanti grazie a finanziamenti pubblici.
A cura di Francesco Russo
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L'Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ha avviato una consultazione pubblica allo scopo di definire le linee guida per le condizioni di accesso alle reti finanziate con contributi pubblici, che riguarda il grande piano sulla Banda Larga annunciato dal governo, del valore di 12 miliardi. Il fine è quindi quello di determinare un sistema di regole per l'accesso alle infrastrutture che saranno portate avanti grazie a finanziamenti pubblici. La consultazione avrà la durata di 30 giorni.

L'autorità spiega che le linee guida sono volte a chiarire quali servizi di accesso all'ingrosso dovranno essere resi disponibili dall'operatore beneficiario del contributo e le relative condizioni di offerta tecniche ed economiche, tenendo conto dell'entità di finanziamento ricevuta.

La consultazione pubblica diventa quindi un modo, per chi prenderà parte ai bandi, di conoscere con un certo anticipo quali saranno gli obblighi da osservare in virtù del finanziamento pubblico ricevuto per l'attuazione dei lavori. E la stessa consultazione sarà utile anche agli stessi consumatori e utenti, nonchè alle aziende che vi prenderanno parte, che avranno così la possibilità di sapere quali saranno le regole che permetteranno alle stesse aziende di iniziare investimenti nelle aree demografiche più difficili lungo lo stivale.

Al fine di stimolare gli investimenti anche da parte degli operatori concorrenti, nelle linee guida viene prospettata la possibilità di impiegare modelli di prezzo dei servizi all’ingrosso "a consumo", "idonei ad incentivare l’utilizzo da parte degli operatori delle infrastrutture finanziate e le misure necessarie per garantire l’applicazione del principio di non discriminazione".

Nell’ambito della consultazione pubblica sarà anche valutata "l’eventuale necessità di prevedere condizioni di accesso differenziate al variare del modello di finanziamento adottato dalla stazione appaltante, del tipo di aree in cui verrà realizzata l’infrastruttura (bianca, grigia o nera) e del modello di business dell’operatore aggiudicatario (verticalmente integrato o “wholesale only”)".

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