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AgCom, in calo le tlc ma funziona l’azione contro la pirateria online

Nella relazione annuale dell’AgCom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, il Presidente Angelo Marcello Cardani ha tirato un po’ di somme e ha indicato alcuni passaggi da compiere. Telefonia mobile in calo del 13,8%, mentre la telefonia fissa cala del 7,4%. Mentre funziona l’azione contro la pirateria online iniziata tre mesi fa.
A cura di Francesco Russo
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Nella relazione annuale di AgCom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, il Presidente Angelo Marcello Cardani ha tirato un po' di somme e ha indicato alcuni passaggi da compiere. Intanto nell'ultimo anno si è registrato la contrazione, continua, contrazione dei servizi di comunicazione (tlc, radio, tv, poste, editoria e internet), i cui ricavi nel 2013 sono scesi a 56,1 miliardi di euro che si traduce quindi in un calo del 9% rispetto 2012. Ovviamente questa è stata l'occasione per parlare di digital divide che ancora affligge il nostro paese. Cardani proprio su questo punto ha ricordato che il nostro paese è ancora debole sviluppo e penetrazione di reti digitali di nuova generazione e di accesso ai servizi innovativi. Anche se il divario digitale si è un po' ridotto rispetto alla media europea, ma molto resta ancora da fare.

Dopo oltre dieci anni di corsa a velocità sostenuta, il Mobile rallenta molto. Nel 2003 si registrò il sorpasso storico della telefonia mobile su quella fissa, con ricavi per 16,7 miliardi contro 16 miliardi. Negli anni successivi la corsa del Mobile è continuata e sempre più si registrava il progressivo abbandono del vecchio telefono col filo. Ma dieci anni dopo, complici la guerra dei prezzi e le varie manovre tariffarie dell'Autorità, la situazione torna in parità, con fisso e mobile appaiati a 17,2 miliardi di euro di ricavi.

Nel 2013 sono calati i ricavi da telefonia fissa del 7,4%, mentre quelli da telefonia mobile hanno subito un calo più forte: – 13,8%. Ad incidere sul dato è la guerra dei prezzi, dal momento che il traffico voce su rete mobile non solo non è diminuito, ma è cresciuto dell'8,4% arrivando a 156,5 miliardi di minuti. Il telefono fisso, invece, viene utilizzate sempre meno: il traffico voce è stato pari a 67 miliardi di minuti, in flessione del 14%.

Nel 2013 in Italia si registra il crollo degli SMS, sulla scia del maggior utilizzo di applicazioni di instant messaging. i ricavi dai vecchi messaggini, così, sono precipitati del 25%, mentre l'accesso e la navigazione su Internet ha messo a segno un +13%.

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In tema di Over The Top, ossia di Internet delle cose, Big e Open Data, Cardani osserva che è necessaria una "nuova regolazione 2.0", cioè serve interrogarsi sull'eventuale cambiamento dell'approccio regolamentare, in modo da cogliere

l'effettiva portata dell'ingresso degli Over The Top sui mercati delle telecomunicazioni, oltre che su quelli dei media". E ancora ha ricordato che "da più parti, in sede internazionale e nazionale, viene con sempre più forza la richiesta di stabilire una parità di obblighi tra i diversi soggetti attivi dal lato dell'offerta. Ad ogni modo – continua Cardani nella relazione – le autorità di regolazione hanno di fronte la sfida di analizzare e definire quali siano le questioni, le competenze e gli strumenti posti dalla regolazione di internet o meglio, delle diverse articolazioni cui essa dà luogo: oltre alla disciplina del diritto d'autore online, si pongono temi di enorme rilievo, quali ad esempio, come accennato, la tutela dei minori, la sicurezza delle reti, il pluralismo dell'informazione, l'eventuale disciplina della net neutrality, la regolazione delle piattaforme e dei servizi machine to machine, delle piattaforme che utilizzano le apps, o, più ampiamente, della cosiddetta internet delle cose".

Primo bilancio positivo per il nuovo Regolamento Agcom contro la pirateria online che a distanza di tre mesi registra segnali positivi che mostra, come sostiene Cardani, che l'Autorità sta perseguendo l'obiettivo virtuoso di affrontare il delicato tema della tutela del diritto d'autore online. A questo proposito, fa notare il FIMI (Federazione Industria Musicale Italia) grazie alla segnalazione di 5 siti pirata da parte della Federazione antipirateria, è stato possibile inibire l’accesso ad oltre 2 milioni di file musicali. I 2 milioni di file illegali erano accessibili a quasi 800.000 utenti italiani, messi dunque nella condizione di poter utilizzare regolarmente i siti oggetto dell’inibizione.

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