Agcom, WhatsApp cannibalizza gli SMS in Italia: -75% negli ultimi 5 anni
WhatsApp, così come rilevato di recente anche dagli ultimi dati Censis, è l'app che piace agli italiani, infatti è usata dal 61,3% percento degli utenti, percentuale che poi sale fino all'89,4 percento tra i giovani. A conferma di questo, Agcom ha diffuso i dati dell'Osservatorio sulle Comunicazioni 2016 dove si rileva che praticamente WhatsApp sta cannibalizzando l'uso degli SMS per comunicare. Il numero di messaggini inviati dal proprio telefono cellulare si è ridotto del 27,7 percento rispetto allo stesso periodo del 2015 e di oltre il 75 percento rispetto al livello massimo raggiunto nel 2012, ossia 72,2 miliardi di SMS inviati.
Quello che già in altri paesi è avvenuto, come in Indonesia, ad esempio, dove gli SMS sono quasi spariti dalle offerte delle varie compagnie telefoniche, sta cominciando a verificarsi anche in Italia. I dati diffusi dall'Osservatorio sulle Comunicazioni 2016 parlano infatti chiaro. In un anno gli SMS si sono ridotti di oltre un quarto, partendo da un numero di 17,8 miliardi di messaggini inviati e il dato è ancora più evidente se lo si guarda rispetto agli anni precedenti. In pochi anni, dal 2012, il numero di SMS inviati è crollato del 75 percento, tutto a vantaggio di WhatsApp che è oggi l'applicazione di messaggistica più usata in Italia.
I dati dell'Osservatorio sulle Comunicazioni 2016 riportano anche il numero delle SIM con accesso a Internet, che è cresciuto del 9,7 percento arrivando a superare 53 milioni di unità nell'ultimo anno. Mentre cala il numero di SIM tradizionali (voce+dati), che si sono infatti ridotte di 2,2 mln di unità negli ultimi 12 mesi.
Inoltre, osservando i dati nel loro complesso, gli accessi complessivi alla rete fissa a banda larga superano, in un anno, le 15,4 milioni di unità, con una crescita di 630.000 unità su base annua, mentre le linee Nga (Next Generation Access) sono oltre due milioni (+720.000 dall’inizio dell’anno) soprattutto grazie alla crescita di Telecom e Vodafone. Le linee broadband di velocità superiore ai 10 Mbit (quasi 7,5 milioni di unità) sono il 48,5% del totale, di cui il 12,8% è rappresentato da linee oltre i 30 Mbit. La quota di Telecom Italia è pari al 46%, con una flessione dell’1% su base annua rallentata però dal buon andamento degli accessi in fibra. In rialzo Vodafone (+0,5%) e di alcuni operatori Fixed Wireless Access con una crescita complessiva dello 0,7%. Le linee mobili hanno registrato complessivamente su base annua un leggero aumento (+410.000 linee), dovuto quasi esclusivamente ai MVNO (Mobile Virtual Network Operator).