Agenda Digitale, problemi per Alessandra Poggiani: non è laureata?
E' una notizia che certamente fa e farà ancora discutere, e se trovasse ulteriori conferme sarebbe un caso particolarmente insidioso per la stessa Agenzia per l'Italia Digitale, l'Agid, e per il Ministro Marianna Madia che solo una decina di giorni fa aveva provveduto a nominare Alessandra Poggiani alla guida dell'Agenzia. Una nomina che si aspettava da due anni e che dovrebbe dare vita ad un nuovo programma di rilancio dell'Agenda Digitale Italiana, per troppo tempo rimasto fermo al palo.
Ma la notizia che sta circolando in queste ore con una certa insistenza sembra annullare tutto quello che è successo appena dieci giorni fa. E la ricostruzione di quello che sta accadendo la fa il quotidiano economico ItaliaOggi, fornendo un quadro di quello che si sta configurando. In pratica, dopo la nomina di Alessandra Poggiani alla guida dell'Agid, la stessa nomina passa al vaglio degli uffici competenti per la procedura di registrazione. E in questa fase ci si accorge che l'equipollenza del titolo universitario presentato dalla Poggiani non sarebbe comprovata. Di conseguenza, verrebbero meno i requisiti minimi per poter essere nominati per un ruolo di dirigente di questo livello.
Il titolo, secondo sempre la ricostruzione che fa ItaliaOggi, che Alessandra Poggiani ha presentato tra i requisiti per la candidatura, è una laurea in Honours Communications and Cultural Studies a Londra. Il corso previsto per il conseguimento di questo titolo è triennale, quindi non sarebbe equiparabile ad un titolo di studio universitario italiano. Inoltre, nel presentare il titolo, non viene specificato presso quale Università o College della capitale inglese lo stesso sia stato conseguito, vista la numerosità e la pluralità di istituzioni presenti. Alessandra Poggiani nel suo Curriculum Vitae ha presentato una autocertificazione per cui il suo titolo inglese sarebbe equivalente al Diploma di Laurea in Scienze della Informazione o Comunicazione vecchio ordinamento universitario italiano, rifacendosi ad una non precisata delibera Consiglio Universitario Nazionale del 1997. A complicare non poco la situazione, è anche il fatto che nel Regno Unito non esiste il valore legale della laurea ed ogni università decide autonomamente i propri corsi di studio.
Insomma, la situazione non sarebbe molto chiara agli uffici di competenza che stanno passando in rassegna tutta la documentazione per registrare la nomina. Certo, se tutto questo venisse confermato, sarebbe davvero un duro colpo per l'Agid e per il progetto Agenda Digitale. Partire con una scivolata di questo tipo, non gioverebbe nè all'Agenzia e nè al governo Renzi che su questo punto, quindi in ottica di innovazione e di rinnovamento di alcuni elementi essenziali della Pubblica Amministrazione ha creduto molto. Ovviamente, vedremo gli sviluppi della situazione.