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Agenzia dell’Italia Digitale, l’opposizione vuole le dimissioni del direttore Ragosa

Nuova bufera per quanto riguarda l’Agenzia dell’Italia Digitale che arriva dal gruppo politico Sel con la presentazione di un’interrogazione al governo per rilanciare l’AGID rimuovendo l’attuale direttore.
A cura di Bruno Mucciarelli
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L’Agenzia per l’Italia digitale è una agenzia governativa italiana, istituita dal Governo Monti con il decreto legge nel Giugno 2012, possiede l'obiettivo di coordinare le azioni in materia di innovazione per promuovere le tecnologie ICT a supporto della Pubblica Amministrazione. La nuova struttura eredita le competenze dell'Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione, del Dipartimento per l'Innovazione tecnologica della Presidenza del Consiglio dei ministri e di parte della Consip. Questo sulla carta. Purtroppo però la sua vita reale sembra essere quanto mai difficile e decisamente contestata.

Gennaro Migliore, capogruppo di Sel alla Camera dei Deputati ha infatti presentato un'interrogazione al Governo in cui, dopo aver ricostruito le fasi storiche di nascita e sviluppo dell'Agenzia digitale profilando dettagliatamente i compiti, insinua al danno finanziario causato dalla inattività ed in qualche modo dalla inefficienza del nuovo ente.

Quali sono stati i pregiudizi di natura economico-patrimoniale cagionati al sistema Paese da quella che agli interroganti appare l'inefficienza del management dell'Agenzia digitale per l'Italia. Quali sono stati i criteri di selezione "innovativi" per individuare i candidati che avessero i requisiti necessari a ricoprire l'incarico di direttore generale dell'Agenzia per l'Italia digitale. E se non si ritenga, alla luce di quanto suddescritto, di rimuovere l'organo di gestione dell'Agenzia per l'Italia digitale, ossia il direttore generale, ingegner Agostino Ragosa, dall'incarico che ricopre in base alla normativa prevista in materia, chiedendo se il Governo non ritenga opportuno valutare preventivamente e concordemente con lo spirito della legge che istituisce l'Agenzia e dà avvio all'Agenda digitale per l'Italia, le opportune iniziative che rispettino in modo cogente i crismi stabiliti dalle norme in materia.

interrogazione del deputato capogruppo di Sel, Gennaro Migliore

Dalle parole del politico Migliore è chiara dunque la volontà di inserirsi in modo chiaro e forte a capo dell'AGID un unico soggetto, preferibilmente un sottosegretario o un futuro "Ministro per Internet", che secondo molti potrebbe arrivare dalla parte montiana. L'attuale Ragosa è senza dubbio un'ottima persona di pregio e di valore ma la maggior parte non lo vedono adatto a ricoprire quel tipo di ruolo, anche in confronto a tutti gli altri direttori delle agenzie europee. Ragosa, secondo molti, non possiede quella visione politica nei confronti dell'attuale fondamentale tema della digitalizzazione e dei progetti sul come poterlo far ripartire.

Di certo l'attuale direttore Ragosa sembrerebbe impossibilitato ad azionare una importante ripresa anche a causa di una cassa finanziaria decisamente vuota. Anche per questo sembra essere sempre più vicina la volontà di chiedere l'intervento della Cassa depositi e prestiti. Oltretutto è sempre più forte anche un possibile recupero della DDI, Dipartimento per la digitalizzazione e l'innovazione della Presidenza del Consiglio, che sembra possedere importanti risorse finanziarie. La storia sembra dunque pronta a continuare.

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