Al Met Gala 2021 era presente un creatore di meme: chi è il personaggio misterioso
Cantanti, attori e artisti. Ma non solo. Quest'anno sul red carpet del Met Gala era presente anche un inviato che a provveduto a produrre meme. L'annuale raccolta fondi per il Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York City ha ospitato, tra gli altri, anche Saint Hoax, un influencer siriano che tuttora utilizza uno pseudonimo per lavorare in anonimato. Questa novità rientra in un'iniziativa promossa da Instagram, maggior sponsor di uno degli eventi più importanti nel panorama della moda americana e mondiale. Nella giuria, oltre allo stilista Tom Ford e ad Anna Wintour, era presente anche il capo di Instagram, Adam Mosseri, in qualità di presidente onorario. L'obiettivo dell'iniziativa consisteva nell'intrufolarsi in tutti i luoghi inaccessibili allo sguardo curioso dei fan, offrendo agli stessi video e foto – rigorosamente parodiati con il repertorio che ha reso famoso Hoax permettendogli di raggiungere quasi 3 milioni di follower – dei loro personaggi preferiti.
Perché proprio quest'anno?
I motivi possono essere vari. A influenzare la scelta sarà stato (forse) anche il fatto che i meme sono ormai stati accettati come un vero e proprio linguaggio. Non a caso il tema del Met Gala 2021 è stato "In America: un lessico della moda". Ma è più probabile che, nell'ambito degli eventi mondani e dei rapporti che gli utenti di Instagram intrattengono con questi, la piattaforma abbia definitivamente assunto un ruolo centrale. "Per i principali momenti di interesse culturale come il Met Gala, le persone si tuffano in Instagram per unirsi all'evento", ha dichiarato in una e-mail Ricky Sans, Instagram partner manager strategico per meme, rispondendo a NBC News. "Ora, più che mai, stiamo vedendo una generazione completamente nuova di guru della moda e protagonisti della cultura emergere sulla piattaforma – sono anche cresciuti con la produzione di meme", ha aggiunto.
Primo e unico a creare meme direttamente dal red carpet, Hoax era in buona compagnia. Una comunità di meme-fluencer era in collegamento attraverso un Instagram watch party e ha avuto la possibilità di creare contenuti simili. Il gruppo era composto anche da @Mytherapistsays, @ideservecouture, @Mufashdia, @juliancookies e @eljosecriales. Hanno commentato dal vivo i look più stravaganti delle tante star che sfilavano lungo il tappeto dal tessuto vermiglio. Giudizi preceduti dagli hashtag #ReelMetIcons e #MemetheMet.
Il commento dell'artista
"Con un evento come questo, non si tratta veramente di prepararsi, più che altro di anticipare chi ruberà la scena e contribuirà a creare un momento che sarà riconosciuto e celebrato dalla cultura di internet", ha affermato Hoax, rispondendo per email a NBC News. Per quanto riguarda il suo metodo, l'artista è molto chiaro: "Direi che il mio processo include un po' di ricerca, ma soprattutto prevede una concentrazione su una sorta di zona meditativa che mi aiuta a sintonizzarmi su ciò con cui le persone si connetteranno. Cerco di incanalare un momento che abbia risonanza, accessibilità e illustri ciò che le persone stanno segretamente pensando dentro le loro teste", ha rivelato Hoax.
Nell'intervista concessa al canale televisivo americano, l'artista ha inoltre sottolineato il senso del suo lavoro, che molto spesso lo ha visto in prima fila contro ingiustizie di vario genere (dal femminicidio all'abuso di potere del presidente Trump). "La cultura dei meme consiste nell'attingere dallo spirito del tempo, cercando con questa operazione qualcosa che faccia divertire", ha ammesso. "Chiunque segua il mio lavoro, avrà familiarità con l'idea che cerco di trovare con approccio satirico il punto debole nel rapporto tra politica, cultura della celebrità e questioni di giustizia sociale. Quindi sono emozionato all'idea che vedrò tutta quella gente riunita lunedì sera nella cornice dell'alta moda", ha concluso.