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Alcuni studenti ebrei pronti ad un’azione legale contro Twitter

L’indifferenza di Twitter potrebbe costare caro all’azienda e ai suoi artefici chiamati in causa da alcuni studenti ebrei.
A cura di Bruno Mucciarelli
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L'indifferenza a volte può costare davvero cara. Questa frase potrebbe in qualche modo calzare a pennello a Twitter che si vede chiamata in causa da un gruppo di studenti ebrei in Francia per una questione di antisemitismo che sembra non far bene alla trasparenza del social network cinguettante.

La storia vede un gruppo di studenti francesi, ma di origini ebraiche, pronti a portare ancora una volta in tribunale Twitter ed i suoi dirigenti, che non vogliono saperne di consegnare tutti i dati riguardanti gli autori di alcuni tweet pubblicati a sfondo antisemita, che invece dovrebbe dopo l'ordinazione da parte del tribunale francese. La decisione del 24 Gennaio scorso del Tribunale di Parigi, infatti, obbliga Twitter a portare trasparenza sugli autori di quei messaggi offensivi che, secondo il presidente dell'Unione degli studenti ebrei di Francia, potrebbero creare un vero e proprio precedente per futuri messaggi razzisti ed anti-semiti. L'associazione rivendica la cifra di 38.500.000 € di danni subiti che andrebbero a consegnare in beneficenza al fondo Shoah Memorial.

Interrogato dalle autorità, Twitter ha dichiarato di essere in trattative con il gruppo di studenti ebrei, ma che "purtroppo sono più interessati a questi grandi gesti che a trovare una procedura adeguata internazionale per ottenere le informazioni richieste". La vicenda sembra essere, chiaramente, quanto mai spinosa per l'intero ecosistema e per gli interessi anche nazionali. Per questo la scorsa domenica il presidente francese Hollande, aveva chiesto a Twitter i nomi degli autori dei messaggi antisemiti, proprio in linea con la decisione della corte francese. Twitter però ha preso ancora tempo e non ha risposto nemmeno alla pressione del presidente.

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Una contesa decisamente difficile da parte del social network che vuole difendere a tutti costi la privacy degli autori di questi messaggi impropri, come da regolamento del sistema proprietario, ma che in qualche modo va contro le leggi della trasparenza in situazioni decisamente pericolose per le comunità, proprio come quella ebraica. Oltretutto, proprio lo scorso ottobre, la stessa Twitter aveva sospeso un account di un gruppo neo-nazista in Germania a seguito di una richiesta da parte del governo tedesco.

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