Alibaba ancora in bilico tra la borsa di New York e quella di Hong Kong
New York o Hong Kong? Questo è il dilemma. Si avvicina a grandi falcate il momento della quotazione in borsa di Alibaba, il sito di e-commerce cinese che soltanto nello scorso mese di Maggio aveva registrato un fatturato superiore al più famoso concorrente occidentale eBay.
Se, però, l'entrata all'interno del mercato finanziario sembra essere ormai un passo obbligato per l'azienda fondata da Jack Ma (già in pensione alla giovane età di 48 anni, almeno sulla carta), sono ancora numerosi i nodi da sciogliere sulla scelta tra la borsa di New York e quella di Hong Kong. La posta in gioco è alta. Secondo un recente articolo apparso sul Wall Street Journal il debutto del marchio cinese potrebbe toccare una valutazione pari a circa 70 miliardi di dollari, un vero e proprio record all'interno del settore tecnologico che potrebbe far impallidire quella ottenuta da Facebook circa un anno fa durante il suo primo giorno a Wall Street.
Se Alibaba dovesse decidere di esordire nel listino di Hong Kong, per il mercato asiatico si tratterà di uno degli IPO più considerevoli degli ultimi anni. Ma, vista la cifra in ballo, la quotazione fa gola anche agli investitori americani.
Ci sarebbero vantaggi sia per un entrata a New York che ad Hong Kong: da una parte, infatti, le politiche finanziare statunitensi lascerebbero al fondatore Jack Ma un ampio potere sull'azienda nonostante la sua quotazione; dall'altra, il mercato asiatico potrebbe garantire investimenti di maggiore portata. Insomma, la partita è tutt'altro che chiusa, anche se le più recenti indiscrezioni parlano di un conto alla rovescia già avviato che potrebbe scadere entro la fine del 2013.