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Alibaba prepara la sua IPO da 25 miliardi di dollari

Mancano pochi giorni allo sbarco di Alibaba a Wall Street e il colosso cinese dell’e-commerce è ormai pronto alle contrattazioni che inizieranno venerdì. Il prezzo per ogni singola azione passa da ieri da 66 a 68 dollari, il che significa una IPO da 25 miliardi di dollari.
A cura di Francesco Russo
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Ormai mancano pochi giorni allo sbarco di Alibaba a Wall Street e il colosso cinese dell'e-commerce è ormai pronto alle contrattazioni che inizieranno venerdì. Il ticker sarà BABA. E il fondatore Jack Ma, uno degli uomini più ricchi in Cina, sta per concludere il suo giro di presentazioni per illustrare la IPO e ieri si trovava ad Hong Kong. Della IPO di Alibaba già da giorni si parla come una delle più alte mai viste nel settore digitale e tecnologico, e la notizia che il prezzo delle azioni sale da 66 a 68 dollari potrebbe davvero proiettarla ancora più in alto. Infatti si parla di una IPO da ben 25 miliardi di dollari. Per fare un paragone recente, la IPO di Facebook fu di 16 miliardi di dollari ad un prezzo di 38 dollari e quella fu la più alta della storia, l'undicesima più alta a livello globale. Ora il colosso cinese si appresta a macinare questo record. Lo scorso anno la IPO di Twitter du di 1,8 miliardi di dollari ad un prezzo iniziale di 26 dollari.

Quello che rende particolare la IPO di Alibaba è la continua domanda di azioni, le banche che sostengono le operazioni, come Credit Suisse Group AG, Deutsche Bank AG, Goldman Sachs Group Inc., JPMorgan Chase & Co., Morgan Stanley e Citigroup Inc., infatti sono già pronte a sostenere l'azienda e a comprare ancora. Alibaba ha come obiettivo quello di cominciare già da oggi a chiudere le domande in modo da concretizzare le prenotazioni fino a giovedì, in modo tale da cominciare le contrattazioni da venerdì. E questo proprio mentre si sta per chiudere il ciclo di incontri con gli investitori, prima di Hong Kong di ieri, dove erano in 500, Jack Ma ha incontrato potenziali compratori negli Usa, in città come New York, Boston e San Francisco. Ed è proprio negli Usa e in Europa che Alibaba programma la sua espansione.

E sempre durante l'incontro di Hong Kong, Jack Ma si è soffermato 45 minuti rispondendo alle domande degli investitori, sottolineando che Alibaba ha oggi ha una posizione da leader nel settore e-commerce che non si può permettere di perdere, considerando il prezzo della IPO e la valutazione che ne consegue come "ragionevole".

Nel secondo trimestre di quest'anno, le vendite di Alibaba sono cresciute del 46% toccando i 2,54 miliardi di dollari, con un utile netto di 1,99 miliardi di dollari, quasi triplicato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E l'azienda di Jack Ma cresce anche sul mobile, infatti sempre nel secondo trimestre le vendite dai dispositivi mobili erano di circa 400 milioni di dollari, erano 190 milioni nel trimestre precedente.

Alibaba nasce nel 1999 nella città di Hangzhou e gestisce mercati online, Taobao e Tmall, che contano centinaia di milioni di utenti in Cina. E le transazioni gestite dai due mercati lo scorso anno generavano una cifra come 248 miliardi dollari, più alta dell'equivalente di Amazon e Ebay messe insieme. E questo rende l'idea delle dimensioni del colosso cinese, colosso infatti non a caso. E rende bene l'idea di quali potrebbero essere gli scenari in seguito ad una espansione di Alibaba negli Usa e in Europa. L'e-commerce è ormai un fenomeno in crescita a livello globale, Italia compresa, e una presenza di Alibaba non potrà fare altro che farlo crescere ancora di più.

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