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All’Internet Governance Forum di Istanbul si discutono le regole della Rete

A Istanbul da oggi, e fino a domenica 5 settembre, si tiene la nona edizione di IGF, Internet Governance Forum. Tecnici, esperti, rappresentanti di governi si confronteranno per disegnare una nuova base di regole per la Rete.
A cura di Francesco Russo
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Si apre oggi nella metropoli turca, Istanbul, la nona edizione di IGF, Internet Governance Forum, che avrà luogo fino a venerdì 5 settembre. Quattro giorni durante i quali tecnici, esperti, rappresentanti di governi e della società civile si confronteranno per dare alla Rete un nuovo assetto di regole. Titolo del forum di quest'anno, , organizzato dall'agenzia ITU della Nazioni Unite, con sede a Ginevra, è "Connecting Continents for Enhanced Multistakeholder Internet Governance" ed è evidente che sul tavolo ci sono temi come appunto il "multistakeholder", argomento innescato dopo che il Dipartimento del Commercio Usa, lo scorso 17 marzo, ha deciso di mettere fine al contratto con ICANN e di passare ad un controllo che coinvolga anche altri dipartimenti. Sulla base di questo, anche al forum ci si confronterà per estendere la gestione delle regole di Internet.

Questo sarà uno dei temi che verrà approfondito con una certa intensità, in virtù dei tanti casi che questo si porta dietro, prima di tutto lo scandalo NSA-Snowden. Ma anche perchè molti in realtà sono diffidenti verso questa nuova gestione "multistakeholding" che si vuole iniziare. Diffidenza che trova la sua base, secondo molti, proprio nel fatto che sarà la stessa ICANN a cercare un nuovo modello, gestendo anche le trattative con gli altri paesi. E il tempo previsto per dare vita a questo nuovo modello è il settembre del 2015, quindi il tempo stringe.

Altro tema su cui molto si discuterà a IGF 2014 è quello della Net Neutrality, concetto che si basa sul principio per il quale tutto il traffico web deve essere considerato allo stesso modo e senza corsie preferenziali, ormai argomento di discussione negli Usa quanto in Europa. Di recente il Parlamento Europeo si è espresso votando un provvedimento che mira a limitare le possibilità dei service provider di far pagare ai content provider dei servizi speciali o accessi più veloci a internet. Anche la FCC, Federal Communications Commission, negli Usa si sta muovendo nella direzione di limitare casi di internet "a due velocità".

Ma IGF 2014 non può neanche prescindere da un altro evento importante come il Net Mundial che si è tenuto la scorsa primavera in Brasile e fortemente voluto dalla presidente Dilma Roussef che ha portato al centro della discussione il tema dello "spionaggio digitale". E ancora IGF si troverà ad affrontare temi e nodi ancora irrisolti che riguardano la difesa del copyright, il tema dei "diritti umani", secondo il quale anche la Rete deve essere considerato alla stregua di un diritto da garantire a tutti; e c'è anche lo spinoso tema legato alla libertà di espressione in rete e il forum si tiene proprio in un paese, come la Turchia, che di recente, in occasione delle elezioni presidenziali (e non solo in questo caso) ha chiuso l'uso di Twitter e di YouTube ai cittadini.

Al forum si susseguiranno 11 "Open Fora" e 220 workshops che tratteranno di, tra gli altri, protezione dei bambini, degli effetti del web in mobilità, delle regole da dare all'ecommerce, dell'educazione online, dei temi come la privacy e la cittadinanza digitale, del lavoro in Rete e del miglioramento della banda larga. Insomma, i temi da affrontare sono tanti e il rischio è che non bastino solo 4 giorni di discussioni, con la probabilità alta di vedere rinviare le discussioni su temi importanti alla prossima edizione del forum.

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