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Allarme malware, individuato il primo ransomware per Mac

Anche i Mac non sono più al sicuro dai virus. L’ormai storica intoccabilità dei computer della mela ha dovuto cedere il passo a diverse falle nel corso degli ultimi anni e ora è messa ulteriormente alla prova da KeRanger, il primo ransomware mai individuato su Mac.
A cura di Marco Paretti
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Anche i Mac non sono più al sicuro dai virus. L'ormai storica intoccabilità dei computer della mela ha dovuto cedere il passo a diverse falle nel corso degli ultimi anni, consentendo ad alcuni malware di riuscire a farsi strada tra le misure di sicurezza approntate da Apple. L'ultima minaccia in questo senso si chiama KeRanger ed è rappresentata da uno dei peggiori virus in circolazione: un ransomware, il primo mai rilevato su Mac. In breve, si tratta dei malware che, una volta approdati sul computer della vittima, ne criptano il contenuto per poi chiedere un riscatto: l'unico modo per riappropriarsi dei propri file è pagare.

Fino ad oggi i Mac erano stati risparmiati da questa grave minaccia, ma a quanto pare era solo questione di tempo prima che gli hacker riuscissero ad accedere anche ai sistemi della mela. In questo caso la minaccia si muove attraverso i torrent e, in particolare, sfruttando il file di installazione dell'app Transmission, uno dei tanti client per scaricare file dal web attraverso il sistema torrent. Svelato da 9to5Mac, il ransomware agisce dopo tre giorni dall'installazione e rende inutilizzabile il computer se non pagando il riscatto richiesto.

La risposta di Apple è stata immediata e ha portato alla revoca del certificato utilizzato dall'app per installarsi, che ad oggi risulta quindi inutilizzabile. Il team responsabile dello sviluppo di Transmission, che nulla ha a che vedere con gli hacker proprietari del malware, ha già rilasciato una versione pulita del software, raccomandando agli utenti di aggiornare il prima possibile. Nel frattempo, nel caso foste stati colpiti dal virus, potete ripristinare ad un backup precedente all'installazione per risolvere il problema ed evitare il pagamento del riscatto. A febbraio i sistemi informatici di un ospedale di Los Angeles sono stati colpiti da un virus simile, evento che ha portato al pagamento di 17 mila dollari ad un gruppo di hacker.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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