Amazon vuole diventare Walmart e vuole farlo prima che Walmart possa anche solo avvicinarsi al diventare Amazon. Per questo il colosso dell'ecommerce ha deciso di mettere a punto un programma dedicato agli americani più poveri che in questo modo potranno acquistare a prezzo dimezzato (5,99 dollari invece di 10,99 dollari) un abbonamento Prime per ricevere consegne gratuite. Il progetto è destinato a tutti gli americani che ricevono dal governo i “food stamp” attraverso il Supplemental Nutrition Assistance Program, il programma federale tramite il quale circa 45 milioni di americani con reddito molto basso o nullo si vedono assegnare buoni per l’acquisto di generi alimentari.
Una volta registrata la loro EBT (electronic benefit transfer card), i cittadini con reddito basso o nullo potranno acquistare l'abbonamento a Prime alla metà del prezzo, accedendo a consegne gratuite in due giorni, spazio di archiviazione online e contenuti multimediali offerti da Prime Video. Una mossa che da un lato punta ad aiutare i consumatori in difficoltà e dall'altro consentirà ad Amazon di aumentare (e nemmeno di poco) la sua base d'utenza. Ma non solo, perché in questo modo il colosso di Jeff Bezos punta anche ad intaccare i ricavi del suo rivale "fisico", il colosso Walmart che proprio sui food stamp ha basato gran parte della sua strategia.
Lo scorso anno Walmart ha fatturato 13 miliardi di dollari solo dalle vendite tramite food stamp: il re del retail americano si basa fortemente sui clienti con reddito basso o nullo, tanto che circa un quinto dei suoi ricavi deriva proprio dal Supplemental Nutrition Assistance Program. Allo stesso tempo Walmart sta cercando di espandere il suo business anche online, strategia per la quale ha acquisito alcuni portali di ecommerce come Jet.com e Modcloth con la speranza di poter contrastare l'avvento di Amazon. Che però sembra inarrestabile: nonostante i ricavi registrati dalla creatura di Bezos siano l'esatta metà di quelli generati da Walmart, in borsa Amazon vale il doppio.