Si chiama Ring e, come si può intendere dal nome, produce campanelli. Quelli intelligenti, cioè connessi al web e controllabili dallo smartphone del proprietario di casa. È l'ultimo acquisto di Amazon, che per 1 miliardo di dollari ha inglobato una realtà con la quale il colosso dell'ecommerce punta ad avvicinarsi ancora di più alle case dei suoi clienti. L'acquisto può sembrare strano: perché Amazon dovrebbe interessarsi nella produzione di campanelli di casa? In realtà, però, questa scelta ha senso per la strategia del colosso dell'ecommerce.
La spiegazione è semplice: Amazon vuole entrare in casa tua per consegnare la merce anche in tua assenza, senza doversi complicare la vita consegnando a vicini o negozi. Per farlo, il sistema più fattibile è quello di utilizzare i campanelli intelligenti, cioè quelli che possono sbloccare la porta di casa attraverso lo smartphone. Non è d'altronde la prima volta che Amazon si interessa ad entrare nelle case dei propri clienti: da diverso tempo sta sperimentando un sistema chiamato Amazon Key con il quale il corriere può avere un accesso unico alla casa del cliente per consegnare il pacco. È probabile che l'acquisizione di Ring punti a potenziare questo dipartimento.
Non va poi dimenticato il continuo impegno della realtà di Jeff Bezos all'interno delle case dei suoi clienti, un approccio portato avanti dai suoi speaker intelligenti Echo che integrano l'assistente virtuale Alexa. Ma anche dai molti brevetti che indicano, tra le altre cose, l'arrivo di prodotti come specchi intelligenti in grado di far indossare virtualmente i vestiti prima di acquistarli. Quella di Ring, oltre ad essere un'ulteriore acquisizione legata alla sicurezza di casa – Amazon aveva già messo le mani su una realtà produttrice di telecamere di sorveglianza – è anche la seconda più costosa dopo quella da 13,7 miliardi di dollari per Whole Foods Market.
