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Amazon, il sindacato di polizia chiede di rimuovere le magliette contro gli agenti

Il più grande sindacato di polizia statunitense ha da pochi giorni inviato una lettera al noto portale di vendite online Amazon per chiedere la rimozione della maglietta “Bulletproof: Black Lives Matter” dal catalogo del portale di ecommerce.
A cura di Matteo Acitelli
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Il più grande sindacato di polizia statunitense ha da pochi giorni inviato una lettera al noto portale di vendite online Amazon per chiedere la rimozione della maglietta "Bulletproof: Black Lives Matter" dal catalogo del portale di ecommerce. La tshirt in questione richiama il movimento di protesta Black Lives Matter nato nel 2014 in seguito all'uccisione di due afroamericani a Ferguson e New York da parte degli agenti di polizia.

Come spiegato nella lettera indirizzata al fondatore e CEO di Amazon Jeff Bezos, il prodotto in vendita sul popolare store è ritenuta "offensiva" ed il sindacato di polizia, il Fraternal Order of Police, chiede dunque di bloccare la vendita della maglietta per "incrementare i legami di fiducia tra gli uomini e le donne delle forze dell’ordine e le comunità in cui operano". Al momento dal colosso online non è giunta alcuna risposta sulla vicenda ed infatti la tshirt con la scritta "Bulletproof: Black Lives Matter" risulta ancora in vendita all'interno di Amazon. Nei giorni scorso lo stesso prodotto è stato rimosso da diversi store online, tra cui Walmart, uno dei principali competitor americani di Amazon.

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del Fraternal Order of Police, Chunk Canterbury, che chiede ai responsabili di Amazon di rimuovere dalla vendita il prodotto per evitare di ispirare odio e violenza nei confronti delle forze dell’ordine. A riguardo bisogna sottolineare che le tshirt disponibili sullo store di Amazon in realtà appartengono ad un negozio esterno, Old Glory Merchandise, che utilizza la piattaforma del colosso di Seattle per la vendita online. Intervistato sulla vicenda il proprietario del negozio Old Glory Merchandise, Glenn Morelli, afferma che le magliette non vogliono offendere nessuno: "Bisogna vendere tutti i tipi di magliette ed è difficile rendere tutti felici".

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