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Amazon pagherà gli autori di ebook in base al numero di pagine lette dagli utenti

Amazon punta a rivoluzionare il sistema di ricavi della sua piattaforma di ebook. A partire dal prossimo mese, infatti, l’azienda pagherà gli autori in base al numero di pagine lette dagli utenti e non, come avviene attualmente, a seconda del numero di copie vendute.
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A cura di Marco Paretti
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Amazon Kindle

Amazon punta a rivoluzionare il sistema di ricavi della sua piattaforma di ebook. A partire dal prossimo mese, infatti, l'azienda pagherà gli autori in base al numero di pagine lette dagli utenti e non, come avviene attualmente, a seconda del numero di copie vendute. Ovviamente il cambiamento riguarderà solo una piccola parte dell'immenso catalogo di Amazon: i libri di Kindle Unlimited – una sorta di Spotify dei libri – e quelli contenuti nella Amazon Lending Library, assente in Italia. In particolare, le nuove regole saranno applicate agli autori inseriti all'interno del programma Kindle Direct Publishing Select, la piattaforma che permette a chiunque di pubblicare i propri ebook su Amazon.

Entrambi i servizi condividono già da tempo i guadagni con gli autori – solo questo mese i ricavi condivisi sono stati pari a 3 milioni di dollari – che fino ad ora venivano pagati a seconda del numero di copie vendute. Da luglio, invece, la consistenza dei ricavi sarà decretata dal numero di pagine (virtuali) girate ogni mese: più alto sarà il numero di pagine lette più grande sarà il guadagno. Per fare ciò, Amazon ha messo a punto il Kindle Edition Normalized Page Count (KENPC), un strumento che, di fatto, definisce più chiaramente il termine "pagina". Il problema, in questo caso, è che la quantità di parole inserite in una pagina può variare da dispositivo a dispositivo e da ebook a ebook: la dimensione dello schermo – cambia, per esempio, se leggete su un iPad, su un iPhone o su un Kindle -, il font, la dimensione dei caratteri, etc.

Grazie al KENPC, Amazon utilizza una serie di impostazioni predefinite per analizzare in maniera uniforme il numero di pagine lette da ogni utente. In questo modo l'azienda si assicura inoltre che gli autori non possano "barare" riducendo i margini o aumentando il font. Ovviamente i lettori dovranno passare una quantità di tempo realistica su una pagina prima che il contatore la segnali come letta. Il colosso dell'e-commerce ha optato per questo nuovo sistema dopo aver ricevuto diverse lamentele da parte degli autori dei libri più lunghi, i quali si sentivano svantaggiati dal vecchio sistema. La soluzione di Amazon, però, ha stupito tutti: al posto di pagare una quota più alta agli autori delle opere più corpose, l'azienda ha deciso di procedere con questo originale sistema basato sul numero di pagine lette. Solo il tempo sarà dire se questa iniziativa avrà successo, soprattutto dal punto di vista di chi dovrà incassare i ricavi.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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