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Amazon vuole azzerare le sue emmissioni entro il 2040

Il gruppo guidato da Jeff Bezos ha annunciato in queste ore di voler portare a zero il bilancio delle emissioni di CO2 in atmosfera derivanti dalla proprie attività con 10 anni di anticipo rispetto a quanto previsto negli Accordi di Parigi sul clima, e con l’iniziativa Climate Pledge ha invitato altre aziende a fare lo stesso.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Proprio alla vigilia dello sciopero globale contro i cambiamenti climatici che si sta tenendo nella giornata di oggi in tutto il mondo, Amazon ha annunciato una serie di obbiettivi ambiziosi proprio su questo tema: portare a zero il proprio bilancio relativo alle emissioni di CO2 nell'atmosfera derivante dalle proprie attività entro il 2040, ovvero con 10 anni di anticipo rispetto agli obbiettivi previsti dagli Accordi di Parigi.

L'annuncio è avvenuto a margine della presentazione di una nuova iniziativa, della quale Amazon si fa capofila ma che è rivolta anche alle altre aziende: il Climate Pledge, un documento che per l'appunto propone ad altre società di seguire lo stesso impegno che si è appena prefissato il gruppo di Jeff Bezos. Le aziende che vi aderiranno (Amazon inclusa) faranno misurare regolarmente le proprie emissioni di gas serra e si impegneranno in diversi modi per abbatterle: ridurranno la propria dipendenza dai combustibili fossili preferendo loro energie rinnovabili; combatteranno gli sprechi di energie e materiali, e neutralizzeranno le emissioni rimanenti attuando strategie di riqualificazione dell'ambiente come il rimboschimento.

Gli impegni annunciati da Amazon vengono parzialmente incontro alle richieste che alcuni impiegati del gruppo stanno rivolgendo all'azienda nel corso dello sciopero globale che si sta tenendo in queste ore. Il manipolo di dipendenti Amazon in protesta aveva infatti anticipato che avrebbe chiesto al gruppo di portare a zero il bilancio delle emissioni di CO2 entro il 2030, affermando che le dimensioni e l'importanza di Amazon fossero tali da costringere l'azienda a muoversi con più prontezza rispetto a quanto previsto dagli'Accordi di Parigi.

Il limite fissato da Bezos si posiziona esattamente a metà strada, con alcune tappe intermedie: entro il 2030 ad esempio il fondatore spera già che Amazon possa operare esclusivamente tramite energie rinnovabili, e nei 10 anni successivi dedicarsi ad abbattere e neutralizzare le emissioni derivanti dalle attività secondarie del gruppo. Sono rimaste invece del tutto inascoltate altre richieste dei dipendenti in sciopero — come quella di interrompere i propri contratti con le aziende attive nell'estrazione di combustibili fossili; per questo motivo i rappresentanti si sono dichiarati soddisfatti degli impegni presi da Amazon in queste ore, ma pronti a continuare a far sentire la propria voce nelle piazze anche prossimamente.

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