Amazon vuole sfidare Google e Facebook nella pubblicità
Amazon ha cominciato a prendere di mira i grandi colossi digitali ed è ormai lanciata a preparare l'offensiva contro altri due colossi come Google, colosso tra i motori di ricerca, e Facebook, colosso tra i social network. Se è vero che Amazon è quasi diventato l'e-commerce per antonomasia, è anche vero che la società di Jeff Bezos sta cominciando a sfondare anche come "motore di ricerca". In pratica, oggi gli utenti per ricercare un prodotto non vanno più solo e soltanto su Google, come sarebbe logico pensare, ma vanno prima su Amazon. Negli Usa questo fenomeno sta prendendo sempre più piede: nel 2018 la quota di mercato pubblicitario di Amazon è cresciuto di oltre il 50 percento, attestandosi ad un valore di poco inferiore al 9 percento, mentre Google resta leader con il 37 percento. Questo significa che gli utenti usano sempre di più Amazon per la ricerca dei prodotti e gli inserzionisti stanno cominciando a spostare i propri budget verso la piattaforma e-commerce di Jeff Bezos.
Una volta, vale a dire fino a pochi anni fa, esisteva solo Google come motore di ricerca, dove chiunque vi accedeva al mattino accendendo il proprio PC o anche il proprio smartphone. La sua accuratezza e la sua affidabilità ha fatto sì che, col passare del tempo, creasse attorno al motore di ricerca un vero e proprio ecosistema orientato al business della pubblicità. Ma ora qualcosa sta cambiando. Altre piattaforme, sempre più radicate nelle abitudini digitali degli utenti, stanno cominciando a scalfire la leadership di Google proprio per quel che riguarda il suo core-business, ossia la ricerca di risultati.
Uno dei player che sta cominciando a farsi spazio anche nel settore del search è proprio Amazon, il colosso e-commerce di Jeff Bezos che diventa sempre di più una piattaforma pubblicitaria. I dati che arrivano dagli Usa confermano questa tendenza che potrebbe essere non lontana da quello che accade anche in Europa. In pratica, nel 2018 il business pubblicitario di Amazon è cresciuto di oltre il 50 percento, attestandosi intorno al 9 percento complessivo; Google resta leader al 37% in calo dal 38,2%; in calo anche Facebook, altro colosso che accresce la sua posizione del settore pubblicitario e quindi in quello del search, che in un anno passa dal 22,1% al 21,8%, un piccolo calo che comunque testimonia che qualcosa all'interno del mercato si sta muovendo.
Un recente studio di Feedvisor, citato da eMarketer che certifica questo fenomeno in uno dei suoi ultimi report, rileva che due terzi degli utenti americani in genere inizia la ricerca di nuovi prodotti su Amazon, mentre un quinto degli intervistati ha utilizzato Google e solo il 3% ha usato altri strumenti. Nel maggio del 2018 un sondaggio di Adeptmind aveva rilevato che quasi la metà degli utenti internet statunitensi aveva iniziato a cercare prodotti su Amazon, contro un terzo di quelli che continuavano ad usare Google. Sono dati significativi che mostrano come il colosso di Jeff Bezos si stia muovendo anche in un settore apparentemente nuovo.
A giustificazione di questi dati, soprattutto di quelli più recenti, eMarketer ha previsto che in questo anno gli inserzionisti americani spenderanno 11,33 miliardi di dollari sulla piattaforma Amazon, con un aumento del 53% rispetto al 2018. Questo numero dovrebbe superare i 15 miliardi di dollari entro il 2020 e rappresentare quasi il 10% della spesa pubblicitaria digitale totale degli Stati Uniti.
Amazon continua a crescere
Il colosso dell’e-commerce ha concluso il primo trimestre del 2019 con un profitto notevole e 59,7 miliardi di dollari di vendite. I ricavi sono stati 34,4 miliardi di dollari, con una crescita dell'89 percento rispetto ai 18,2 miliardi registrati nel primo trimestre del 2018. L'utile netto è di 3,6 miliardi di dollari. Numeri straordinari ai quali vanno aggiunti anche i 97 milioni di utenti Prime negli Usa che, in media, spendono circa 1.400 dollari l'anno.
Numeri consistenti che lanciano Amazon anche nel mercato pubblicitario in cui il colosso di Jeff Bezos vuole giocare un ruolo da protagonista.