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Anche Microsoft faceva ascoltare a esseri umani i comandi vocali dei suoi utenti

È la casa di Redmond l’ultima azienda hi tech a finire nella polemica dei comandi vocali destinati all’intelligenza artificiale ma ascoltati da esseri umani. La società ha affidato ad aziende esterne il compito di supervisionare il lavoro fatto dall’assistente vocale Cortana anche a bordo della sua console casalinga, e in alcuni ambiti non ha interrotto la pratica.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Ormai mancava solo Microsoft all'appello delle aziende che hanno fatto ascoltare a dipendenti in carne e ossa conversazioni che gli utenti pensavano fossero destinate esclusivamente ad algoritmi di intelligenza artificiale. Ebbene è notizia di questi giorni che anche il colosso di Redmond si è cimentato nella stessa pratica per quel che riguarda non solo i comandi vocali impartiti all'assistente vocale Cortana su Windows e gli ora defunti Windows Phone, ma anche alle console Xbox tramite il sistema di controllo Kinect.

Come riportato da Motherboard e confermato da Microsoft, la casa di Redmond si è affidata a una serie di dipendenti di aziende in appalto per far loro ascoltare scampoli audio che contengono i comandi diretti ai sistemi di assistenza vocale dei prodotti della casa di Redmond. Lo scopo è identico a quello delle altre società che hanno ammesso di aver fatto la stessa cosa: trascrivere i comandi in forma testuale e usare queste informazioni per correggere eventuali errori compiuti dai sistemi di intelligenza artificiale, e addestrarli a fare meglio in futuro.

Una prima versione della notizia era già venuta alla luce qualche giorno fa (si era parlato di Cortana all'interno di Windows e della funzione di traduzione automatica delle chiamate di Skype) ma le ultime rivelazioni di Motherboard datano l'inizio della pratica ai primi mesi di commercializzazione della console casalinga Xbox One, e le fonti della testata raccontano di aver dovuto trascrivere audio proveniente per lo più da bambini e ragazzi. Ai tempi la console veniva venduta in abbinamento con il sistema di controllo Kinect, che permetteva di interagirvi con la voce e i movimenti grazie a microfoni e videocamere; nei mesi a venire il sistema venne scorporato da Xbox One e venduto come accessorio per abbassare il prezzo di vendita della console, ma i servizi di assistenza vocale rimasero attivi e soggetti alla pratica denunciata da Motherboard.

È proprio il coinvolgimento di minori — principali utenti della console — ad aver sollevato ulteriori preoccupazioni sulla pratica. Microsoft dal canto suo ha dichiarato di aver sempre chiarito ogni destinazione d'uso delle clip audio nei termini d'uso dei suoi servizi, ma come per le altre aziende nel documento non si fa menzione del fatto che all'ascolto di queste clip ci siano degli esseri umani. La pratica a bordo delle console XBox è stata comunque interrotta qualche settimana fa, mentre il lavoro di revisione umana relativo agli altri servizi prosegue ancora oggi.

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