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Andrea Santagata, da Splinder a Liquida nel segno della blogosfera

Andrea Santagata, CEO di Banzai Media, racconta in un’intervista esclusiva rilasciata a Dialoghi Digitali, il suo percorso professionale che lo ha portato dalla creazione di Splinder, la prima piattaforma di blog italiana, alla fondazione di Liquida.
A cura di Fanpage Admin
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Andrea Santagata racconta in un’intervista esclusiva a Dialoghi Digitali il suo percorso professionale da Splinder, la prima piattaforma di blog italiana realizzata insieme a “quattro amici al bar”, a Liquida, strumento innovativo nell’ambito dell’ informazione in grado facilitare “l’emersione e la fruizione dei contenuti user generated”.

È una storia professionale intensa che lancia un messaggio più che positivo in un periodo di grande crisi come quello attuale: le opportunità offerte da Internet sono enormi; grazie alla sua natura democratica e open è possibile tramutare le idee giuste, con impegno e passione, in progetti di grande successo.

La tua storia professionale è costellata da progetti di successo frutto di grandi idee, prima tra tutte, quella di Splinder, la prima piattaforma di blog italiana: com’è stata concepita e sviluppata?

Splinder nasce da quattro amici al bar. Marco Palombi, uno dei fondatori, aveva sviluppato un embrione di piattaforma di creazione blog su tecnologia Drupal, mentre io e Fabio Cabula (ideatore poi di Sitonline e Liquida) curavamo di sera una directory chiamata “Bloggando” che recensiva nel 2002 ben 1.000 blog. Ci siamo incontrati, tutti credevamo che il fenomeno blog sarebbe esploso anche in Italia e abbiamo pensato che potevamo contribuire mettendo a disposizione una piattaforma in lingua italiana, semplice e completa.

Il tuo ingresso in Infostrada è stato contemporaneo alla realizzazione di Splinder? Che tipo di environment vi hai trovato e quanto è stato utile alla tua formazione professionale?

In realtà nel 2002 ero già in Matrix, società proprietaria di Virgilio, provenivo da Infostrada, dove avevo lavorato nel Business Development del portale Libero. Lavorare nei principali portali italiani è stata per me la vera scuola: Virgilio e Libero erano e sono i brand italiani leader di mercato, con un traffico mensile “enorme”, oltre dieci milioni di utenti unici mensili. Lavorare in portali in espansione a così elevata audience fa capire molte cose sui fenomeni in corso nella Rete. Inoltre sono strutture che affrontano il web con approcci “industriali”, rappresentando quindi esperienze molto formative per chi vuole diventare un professionista del settore.

Il passaggio da Libero.it a Matrix com’è avvenuto e qual è stato il tuo percorso professionale all’interno del gruppo Telecom?

Era fine 2000, eravamo ancora in pieno boom. Il mio “capo” in Libero è passato in Matrix per creare un portale b2b “Giallo.it” e mi ha portato con se. Matrix ai tempi era un po’ il faro del web quindi ho colto al volo l’opportunità. In Matrix poi mi sono occupato di molte cose, fino a diventare nel 2005 responsabile marketing di Virgilio.

Nel 2007 lasci l’incarico di responsabile marketing di Virgilio per inseguire la tua seconda idea di successo, Liquida: ci racconti questa importante svolta nella tua storia professionale?

Con Splinder abbiamo subito intuito come la diffusione dei blog stesse innescando un cambiamento profondo nella produzione di contenuti ed informazione in Rete. Capimmo che, facilitando la produzione di contenuti, i blog avrebbero potuto aumentare esponenzialmente il numero di materiale pubblicato in Rete con conseguenze ancora tutte da esplorare.

Negli anni abbiamo continuato a seguire attentamente questo fenomeno, in particolare soffermandoci a riflettere su tre problematiche:

1. All’attuale tasso di crescita della produzione di contenuto, il web, che da sempre è stata definito come l’unico media a spazio illimitato, potrebbe diventare uno spazio limitato. Infatti se al dato di crescita si aggiunge l’evidenza che il 90% degli utenti trova ciò che sta cercando attraverso Google e sfogliando al massimo i risultati delle prime due o tre pagine, è semplice comprendere che sarà sempre più un’ardua sfida apparire tra i primi risultati e che molti contenuti potrebbero non trovare mai i loro lettori.

2. Il mondo dell’intrattenimento e della cultura non potranno ignorare ancora a lungo l’importanza che il web riveste come media. Di conseguenza è necessario risolvere il problema di come far convivere vecchi e nuovi media.

3. Il terzo aspetto è di tipo economico. I prodotti web 2.0 si basano sul “valore” generato dagli utenti. Se gli utenti producono contenuto di qualità ed audience è giusto che entrino nella catena del valore dei media e ne traggano anche vantaggi economici.

Liquida è stata progettata e realizzata per cercare di contribuire a rispondere alle sfide aperte dalle criticità sopra esposte, cercando di realizzare strumenti che facilitano l’emersione e la fruizione dei contenuti user generated.
Con questo obiettivo nel 2007 abbiamo preso il coraggio a quattro mani e cercato un investitore per realizzare il nostro progetto, investitore che abbiamo trovato nel Gruppo Banzai che ha subito creduto nell’iniziativa.

Il ruolo di amministratore delegato di Sitonline è stato contemporaneo al lancio di Liquida o è subentrato in un momento diverso?

Sitonline è un progetto di Fabio Cabula ed era già parte di Banzai. Quando abbiamo deciso di fare Liquida, Fabio mi ha chiesto di entrare in società e di guidare l’azienda, proposta che ho accettato con piacere.

L’esperienza della piattaforma Sitonline con le aziende e i professionisti italiani è stata davvero entusiasmante: è stato il successo con il mercato italiano a spingervi nel 2008 ad aprire Sitonline ai mercati esteri?

Si. Attualmente oltre 500 nuovi clienti ogni mese scelgono di creare il proprio sito professionale con noi; perché il servizio è facile, economico e di buona qualità. Visti gli investimenti effettuati negli anni sulla piattaforma, interamente proprietaria e sviluppata da zero, ci è sembrato naturale provare ad aprirci verso i mercati esteri.

Parliamo ora di Liquida, un’altra idea, un altro successo: ci racconti com’è stata concepita e realizzata?

Liquida è stata realizzata da un team di sviluppatori ed editor partendo da un foglio di carta. Alla fine, più che un insieme di tecnologie, è la sintesi delle idee e della passione di questo team.

Liquida non ha dovuto attendere molto il momento della svolta. A distanza di poco tempo dal suo lancio, nel 2008, Quantica Sgr, il fondo istituzionale per il sostegno di progetti d’innovazione in Italia ha deciso di investire nel progetto: quali sono stati i punti di forza di Liquida che hanno favorito un tale investimento?

L’entrata di Quantica Sgr è avvenuta attraverso un aumento di capitale con l’obiettivo di rendere possibile a Liquida il completamento del prodotto web, che sfrutta tecnologie complesse come la semantica e gli algoritmi di ricerca, richiedenti ingenti capitali per R&S, e la realizzazione e il lancio della versione in inglese di Liquida rivolta al mercato internazionale.

Credo che Quantica abbia scelto di investire in noi per tre motivi: il livello di innovazione del progetto, le tecnologie e il know how sviluppato e la possibilità di esportare questo prodotto a livello internazionale. Credo inoltre che molta importanza abbia avuto l’ottimo feeling che si è creato subito fra le persone. Guardando da un punto di vista più “alto”, in un momento in cui il mondo dell’informazione è in una fase di grande trasformazione, credo che progetti che si pongano sulla frontiera dell’innovazione in questo settore possano suscitare grande interesse.

Fare parte di un gruppo come Banzai, può rappresentare in questi casi una garanzia?

Certo. Anche solo perché vuol dire essere già stati “vagliati” da professionisti con track record importanti in questo settore e quindi risultate più credibili. Inoltre essere parte di Banzai significa poter “godere” del contributo di idee e competenze di tutti i manager che ne fanno parte.

Lo scorso mese è stato lanciato il nuovo algoritmo di Liquida per la selezione semantica dei contenuti: a quale team è stata affidata la sua realizzazione e in che modo implementa la scelta dei post?

L’attuale motore semantico presente su Liquida è stato interamente sviluppato internamente. Stiamo invece collaborando con Expert System per sviluppare un sistema di “categorizzazione” automatica dei post che andrà online nelle prossime settimane.

Nel processo della selezione delle fonti gioca un ruolo importante anche il lavoro umano, quello della redazione: in quale fase subentra l’intervento umano e quando invece quello tecnologico?

In Liquida la redazione svolge il ruolo di selezione delle fonti blog. Una volta che un blog fa parte delle nostre fonti i sui contenuti vengono vagliati unicamente dal motore tecnologico.

La Rete come mezzo di informazione al pari di altri paesi europei: riuscirà Liquida in questa rivoluzione culturale italiana?

Liquida sicuramente proverà a contribuire. Lavoriamo con grande passione e crediamo fortemente nel valore che la blogosfera può portare al “sistema paese”.

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