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Anonymous sbotta: “boicottate PayPal, sono loro i terroristi”

Gli Anonymous abbandonano per un attimo la consueta modalità di lotta fatta di attacchi DDoS e chiedono ai propri sostenitori un boicattaggio legale di PayPal. Ecco tutti i dettagli della richiesta.
A cura di Anna Coluccino
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Gli Anonymous sono stanchi.

Stanchi di passare per "pirati informatici", stanchi di essere considerati ciber-terroristi, stanchi di essere perseguitati in giro per il mondo come fossero il male assoluto, come se ognuno di loro rappresentasse una monade impazzita, anarchica, folle e portatrice di un'entropia potenzialmente devastante il cui unico interesse è sovvertire l'ordine delle cose per il puro gusto di farlo. La filosofia che nutre le azioni di Anonymous fa fatica a passare nei racconti che i media mainstream fanno delle attività della rete di hacktivist (ultima in ordine di tempo l'Operazion Payback a sostegno di Wikileaks) e il ritratto che viene fuori è spesso distorto.

Insomma, nonostante l'adozione della maschera di Guy Fawkes sia oltremodo simbolica di una rete che persegue gli interessi di un'ampia collettività, che tende alla difesa del bene comune e il cui unico intento è quello di reagire alle numerose ingiustizie perpetrare dai colossi informatici, dagli stati e da realtà associative dai dubbi presupposti (come Scientology) gli Anonymous passano per essere niente più che ciber-criminali, da ostacolare con ogni mezzo.

Così, in seguito al recente arresto -in territorio USA- di quattordici militanti della rete di hacktivist più famosa del mondo, Anonymous sbotta e chiede ai suoi sostenitori e agli utenti (tutti) della rete di rivalersi contro PayPal, di chiudere gli account e far assaggiare a una delle compagnie che più si sta impegnando nel boicottaggio di Wikileaks, la sua stessa (amara) medicina, costringendola ad ascoltare l'unica voce che conosce, quella del denaro. Forse solo quando i guadagni cominceranno a calare, PayPal e compagni si renderanno conto che rispondere sempre positivamente alla chiamata dei "padroni" a dispetto di ciò che è giusto nei confronti degli utenti potrebbe non giovare agli affari; potrebbero rendersi conto che mettersi sull'attenti intonando un convinto sissignore ogni qual volta uno stato domanda di minare il diritto alla sopravvivenza di un organo di informazione (come in questo caso Wikileaks) rappresenta una mossa politicamente (ed economicamente) errata.

Questa, almeno, è l'intenzione di Anonymous che, attraverso il Manifesto che potrete leggere qui di seguito, chiede a chiunque sostenga i medesimi principi della rete di hacktivist di compiere un gesto di rappresaglia contro PayPal.

PayPal, infatti, è in prima fila tra le compagnie che non solo boicottano Wikileaks, ma sostengono -attivamente ed economicamente- il giro di vite che le forze di polizia hanno dato alla lotta contro gli attivisti informatici, colpevoli d'aver lanciato attacchi DDoS all'indirizzo dei siti delle compagnie che hanno ceduto alle pressioni di chi chiedeva la testa di Assange e la chiusura di Wikileaks.

Gli attivisti informatici arrestati in questi giorni rischiano ammende fino a 500.000 dollari e una pena carceraria che potrebbe arrivare a 15 anni di reclusione. Ecco, nel dettaglio, la richiesta di Anonymous. Quanti aderiranno al boicottaggio?

Dear PayPal, its customers, and our friends around the globe,

This is an official communiqué from Anonymous and Lulz Security in the name of AntiSec.

In recent weeks, we've found ourselves outraged at the FBI's willingness to arrest and threaten those who are involved in ethical, modern cyber operations. Law enforcement continues to push its ridiculous rules upon us – Anonymous "suspects" may face a fine of up to 500,000 USD with the addition of 15 years' jailtime, all for taking part in a historical activist movement. Many of the already-apprehended Anons are being charged with taking part in DDoS attacks against corrupt and greedy organizations, such as PayPal.

What the FBI needs to learn is that there is a vast difference between adding one's voice to a chorus and digital sit-in with Low Orbit Ion Cannon, and controlling a large botnet of infected computers. And yet both of these are punishable with exactly the same fine and sentence.

In addition to this horrific law enforcement incompetence, PayPal continues to withhold funds from WikiLeaks, a beacon of truth in these dark times. By simply standing up for ourselves and uniting the people, PayPal still sees it fit to wash its hands of any blame, and instead encourages and assists law enforcement to hunt down participants in the AntiSec movement.

Quite simply, we, the people, are disgusted with these injustices. We will not sit down and let ourselves be trampled upon by any corporation or government. We are not scared of you, and that is something for you to be scared of. We are not the terrorists here: you are.

We encourage anyone using PayPal to immediately close their accounts and consider an alternative. The first step to being truly free is not putting one's trust into a company that freezes accounts when it feels like, or when it is pressured by the U.S. government. PayPal's willingness to fold to legislation should be proof enough that they don't deserve the customers they get. They do not deserve your business, and they do not deserve your respect.

Join us in our latest operation against PayPal – tweet pictures of your account closure, tell us on IRC, spread the word. Anonymous has become a powerful channel of information, and unlike the governments of the world, we are here to fight for you.

Always.

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