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Antitrust, multa da 9 milioni a cinque operatori per i contratti a distanza

L’Agcom, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha comminato una multa da 9 milioni di euro ai principali operatori telefonici del paese, Telecom, Vodafone, Wind, Fastweb e Tiscali, per i contratti a distanza.
A cura di Marco Paretti
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L'Agcom, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha comminato una multa da 9 milioni di euro ai principali operatori telefonici del paese – Telecom, Vodafone, Wind, Fastweb e Tiscali – per "aver adottato condotte illecite in violazione delle norme del codice del consumo di recepimento della consumer rights, nell'ambito della commercializzazione a distanza, online o al telefono, o fuori dei locali commerciali di servizi di telefonia fissa e/o mobile". Secondo l'Antitrust la prassi dagli operatori finita al centro del problema è quella di dare inizio all'esecuzione del contratto – attivando quindi linea e/o migrando da altro operatore – "durante la pendenza del termine di 14 giorni previsto per esercitare il diritto di recesso senza acquisire un'espressa richiesta in questo senso da parte del consumatore".

Il codice del consumo, spiega l'Agcom, "prevede che l'esecuzione del contratto durante il periodo di recesso sia sottratta alla sfera decisionale delle aziende, disciplinandola come una opzione rimessa alla decisione del solo consumatore che, qualora interessato, dovrà farne espressa richiesta, senza che la conclusione del contratto possa in alcun modo essere condizionata dall'assenza di tale volontà". In questo scenario gli operatori avrebbero peccato in tre campi: la scarsa trasparenza riguardo il regime dei costi dell'esecuzione anticipata del contratto ed eventuale recesso del consumatore, la conclusione di contratti online, al telefono o fuori dei locali commerciali in assenza dell'autonoma richiesta esplicita del consumatore prevista dalla normativa e ulteriori condotte in violazione delle norme consumer rights accertate dall'autorità.

"Per quanto riguarda Tiscali, l'autorità ha accertato, in linea con i precedenti, la non conformità delle procedure di teleselling rispetto a quanto stabilito dalla disciplina" spiega l'Agcom. "Nei confrontidi Wind e Fastweb, è stata rilevata l'illiceità di condotte essenzialmente consistenti nel non far decorrere il termine per l'esercizio del diritto di ripensamento dalla proposta di concludere il contratto rivolta dai consumatori agli operatori".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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