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Anvitha, la programmatrice più giovane di Apple: alla WWDC 2016 a soli 9 anni

Tra i tanti developer accorsi a San Francisco per partecipare all’evento anche Anvitha Vijay, una bambina di 9 anni che grazie al suo talento ha vinto una delle borse di studio per partecipare alla manifestazione dell’azienda di Cupertino.
A cura di Matteo Acitelli
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Dal 13 al 17 giugno 2016 si svolge la Worldwide Developer Conference (WWDC 2016), evento organizzato ogni anno dal team di Apple per incontrare gli sviluppatori al lavoro sulle applicazioni per iOS e Mac. Tra i tanti developer accorsi a San Francisco per partecipare all'evento anche Anvitha Vijay, una bambina di 9 anni che grazie al suo talento ha vinto una delle borse di studio per partecipare alla manifestazione dell'azienda di Cupertino.

Anvitha Vijay ha imparato a programmare all'età di soli sette anni tramite il portale di video sharing YouTube dove la giovane ha guardato numerose video-guide che le hanno permesso di iniziare a sviluppare applicazioni dispositivi Apple come Smartkins Animals, una raccolta con più di cento animali in grado di facilitare l'apprendimento dei bambini.

La bambina programmatrice ha così vinto una delle 350 borse di studio messe a disposizione dall'azienda californiana ed ha avuto modo di partecipare alla Worldwide Developer Conference gratuitamente, senza la necessità di acquistare il biglietto disponibile al costo di 1.600 dollari. Così dall'Australia la piccola Anvitha è partita con i suoi genitori alla volta di San Francisco dove ha avuto modo di confrontarsi con numerosi sviluppatori ed incontrare il CEO di Apple Tim Cook.

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L'amministratore delegato dell'azienda è rimasto a bocca aperta quando ha scoperto che uno dei 120 vincitori della borsa di studio under 18 aveva solo 9 anni. Intervistata da numerose testate giornalistiche presenti alla manifestazione, dove la programmatrice Anvitha si aggira tra gli stand parlando dei suoi progetti: "Programmare è impegnativo ma sono felice di aver continuato perché attraverso i miei lavori posso aiutare i miei coetanei".

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