Apple ha confermato di voler uscire dal mercato della pubblicità online, annunciando la chiusura del suo servizio iAd. Il programma, ormai attivo da sei anni, cesserà ufficialmente di esistere il prossimo 30 giugno. iAd consentiva agli sviluppatori di inserire banner pubblicitari interattivi all'interno di applicazioni e siti web, ma, nonostante le sue funzionalità più evolute rispetto a quelle di un classico banner, non è mai riuscito ad imporsi come standard al pari della proposta di Google. Apple non sta già accettando nuove applicazioni all'interno del programma, mentre chi ne fa già parte continuerà a guadagnare fino alla data di chiusura.
L'azienda di Cupertino non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni riguardanti il futuro del suo adv online, ma ha specificato che in futuro iAd potrebbe tornare in una nuova forma. Per esempio trasformandolo in una sorta di servizio self service – per certi aspetti simile, quindi, al fenomeno programmatic – che possa eliminare la necessità di utilizzare Apple come un intermediario, evitando peraltro di dover lasciare il 30% dei ricavi all'azienda. Apple non ha però specificato ulteriori dettagli in questo senso, se non che terrà aggiornati gli sviluppatori interessati a proseguire sulla strada tracciata da iAd.
L'annuncio non arriva in realtà come una vera e propria sorpresa. Già nel 2014 il CEO Tim Cook faceva riferimento alla piattaforma come una "piccola parte del business di Apple", con il progetto in grado di catturare solo il 5,1% del mercato della pubblicità su mobile nel 2015. Peraltro la notizia di una possibile chiusura era già stata diffusa da Buzzfeed, che, citando fonti interne, annunciava la chiusura del dipartimento relativo alla piattaforma pubblicitaria. Nelle ultime ore è arrivata la conferma ufficiale, che si concretizzerà con la cessazione del servizio il prossimo 30 giugno.
