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Apple, confermata la multa da 450 milioni di dollari: “Ha creato un cartello degli ebook”

Apple pagherà 450 milioni di dollari per aver stretto accordi sui prezzi degli ebook con cinque editori. Lo ha deciso la Corte Suprema degli Stati Uniti, spiegando che l’azienda di Cupertino ha attuato pratiche scorrette con diverse case editrici.
A cura di Marco Paretti
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Apple pagherà 450 milioni di dollari per aver stretto accordi sui prezzi degli ebook con cinque editori. Lo ha deciso la Corte Suprema degli Stati Uniti, spiegando che l'azienda di Cupertino ha attuato pratiche scorrette con le case editrici Hachette Book Group, HarperCollins Publishers, Penguin Group, Simon & Schuster e Macmillan. Il caso del cartello sugli ebook era emerso nel 2012, salvo poi avviarsi verso il pagamento di una multa nel 2014, decisione confermata dalla Corte d'Appello nel 2015. L'obiettivo degli accordi era quello di mantenere alti i prezzi dei libri e vanificare le politiche commerciali delle librerie digitali concorrenti, come ad esempio quella di Amazon.

La Corte Suprema ha ora confermato ulteriormente la sentenza, obbligando Apple a pagare i 450 milioni di dollari patteggiati con il Dipartimento di Giustizia. Era stato proprio quest'ultimo, insieme ad alcuni stati americani, ad aver fatto causa all'azienda di Cupertino nel 2012, accusandola di aver stretto accordi con gli editori per mantenere alti i prezzi in seguito all'uscita del primo iPad e della piattaforma proprietaria iBooks. Una "cospirazione" svelata da un'email inviata da Steve Jobs a James Murdoch, nella quale il fondatore della mela scriveva che "le vendite di Amazon a 9,99 dollari rischiavano di erodere la reale percezione del valore dei prodotti editoriali e che Apple avrebbe tentato di fissare soglie di prezzo più alte". Gran parte della cifra sarà ripartita tra i consumatori.

La prima sentenza risale all'estate del 2013, quando il tribunale aveva imposto ad Apple di modificare gli accordi illegali presi con gli editori. Questa sentenza è stata confermata prima dalla Corte d'appello, che l'ha definita "legittima e coerente", e poi dalla Corte Suprema, che ne ha confermato la validità. Apple si è quindi accordata con le case editrici e gli ha permesso di vendere i loro ebook senza un prezzo fisso – come invece avviene con gli album musicali su iTunes – trattenendo il classico 30%. Questo elemento, di conseguenza, ha portato gli editori ad imporre un modello identico anche al colosso Amazon, pena la rimozione di ogni pubblicazione dagli scaffali virtuali dell'ecommerce di Bezos.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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