Apple e il colosso delle telecomunicazioni Ericsson hanno stretto un accordo riguardante un brevetto che porterà l'azienda più redditizia del mondo a pagare una piccola parte dei ricavi delle vendite degli iPhone all'azienda svedese. Ericsson non ha specificato l'ammontare preciso dei ricavi condivisi dalla mela, ma uno studio specializzato in investimenti ha spiegato che Apple potrebbe dover pagare circa lo 0,5% dei ricavi di iPad e iPhone per i prossimi sette anni. Si tratta dell'ultimo (apparente) capitolo di una disputa che si porta avanti dal 2012.
Ericsson detiene alcuni brevetti indispensabili per lo sviluppo della tecnologia LTE, il nostro 4G, che caratterizza gli ultimi dispositivi della mela. L'azienda svedese possiede anche brevetti simili riguardanti le tecnologie GSM e UMTS, i "vecchi" standard telefonici. Nel 2014 anche Samsung ha acconsentito al pagamento regolare di una cifra non meglio definita per l'utilizzo di queste tecnologie. Apple, però, ha provato la strada legale, portando in tribunale Ericsson lo scorso gennaio definendo le cifre richieste dall'azienda troppo alte. In risposta, Ericsson ha fatto causa ad Apple chiedendo di interrompere le vendite degli iPhone negli Stati Uniti.
Ora la diatriba si è conclusa e le due aziende hanno acconsentito ad una collaborazione che avrà come obiettivo quello di "sviluppare una nuova generazione di standard 5G per la rete cellulare". Una mossa furba da parte di Apple, che in questo modo non dovrà pagare a vita quote ad Ericsson per l'utilizzo delle sue tecnologie. Secondo le stime iniziali, l'azienda di Cupertino dovrà pagare tra i 2 e i 6 miliardi di corone svedesi – tra i 215 e i 646 milioni di euro – all'anno. Attualmente Ericsson ha stretto più di 100 accordi simili e detiene la proprietà di circa 37 mila brevetti nel campo delle comunicazioni.