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Apple ha perso 85 miliardi di valore dopo la sentenza sull’App Store

Venerdì, 10 settembre, l’ingiunzione emessa dal giudice federale Yvonne Gonzalez Rogers ha determinato un crollo del titolo del 3,3%. Nello stesso giorno, gli effetti negativi di questo declino hanno raggiunto anche l’indice S&P 500, in cui la multinazionale di Tim Cook rappresenta la quota maggiore (2500 miliardi)
A cura di Ivano Lettere
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Duro colpo per Apple. Venerdì, 10 settembre, le azioni dell'azienda di Tim Cook hanno subito un crollo vertiginoso, come non si vedeva da mesi. A determinare questo funesto evento sarebbe stata la prima sentenza emessa in merito allo scontro tra la multinazionale americana ed Epic Games. L'ingiunzione, firmata dal giudice federale Yvonne Gonzalez Rogers la settimana scorsa, impone un divieto difficile da digerire per l'azienda di Cupertino: contrariamente a quanto accadeva prima, ora gli sviluppatori potranno rimandare a pagine esterne per gli acquisti in-app senza passare dallo store della mela morsicata. Gli utenti delle applicazioni potranno scegliere opzioni di pagamento diverse da quelle proposte dal colosso del web. Contemporaneamente la sentenza obbliga Epic a pagare i danni ad Apple in quanto, secondo la giudice, la casa di sviluppo dei videogiochi ha violato le regole sugli acquisti di contenuti e servizi all'interno delle applicazioni.

Le conseguenze della sentenza

La percentuale corrisponde al 3,3% e costituisce il danno che ha subito il titolo. Si tratta di un primato negativo. Era dal 4 maggio che Apple non assisteva a simili declini. In un solo colpo sono evaporati circa 85 miliardi di dollari dalla capitalizzazione di mercato dell'azienda fondata da Steve Jobs. Il crollo di venerdì rappresenta la prima caduta settimanale dell'azienda dopo 3 settimane. Va detto che, da quest'anno, il valore delle azioni è aumentato del 12%.

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Brutte notizie anche per l'indice azionario Standard&Poors 500, che sempre venerdì è colata a picco, registrando un -0,8%. Una notizia, quest'ultima, abbastanza normale. Tra le tante aziende presenti nell'indice nordamericano, Apple è il titolo che vanta il peso più grande, con un valore di mercato di circa 2,5 trilioni (2.500 miliardi). Una cifra astronomica che sul crollo di S&P 500 ha contribuito notevolmente, come se l'indice avesse subito un forte contraccolpo. Per essere precisi, un quarto di quella caduta va attribuita proprio alla mela morsicata.

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