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Apple, investimenti pubblicitari inferiori a Samsung e Microsoft

Secondo un recente studio, l’azienda di Cupertino avrebbe investito meno della concorrenza nel settore pubblicitario nel corso degli ultimi 5 anni, ma il dato non sembra corrispondere ad una crisi.
A cura di Daniele Cretella
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"Investire in pubblicità nel bel mezzo di una crisi è come mettere le ali mentre gli altri precipitano". Tra le tante frasi che Steve Jobs ha lasciato ai posteri, probabilmente questa rappresenta una delle meno conosciute.

Ma certamente è quella che meglio di tutte si presta ad interpretare un dato recentemente fornito dall'istituto di analisi Horace Dediu of Asymco in merito alla questione relativa agli investimenti pubblicitari realizzati da Apple nel corso degli ultimi cinque anni. In particolare, secondo lo studio, l'azienda di Cupertino pur continuano ad investire con una certa insistenza nel settore pubblicitario, avrebbe gradualmente ampliato il gap che la separa dalle due aziende che rappresentano le sue principali concorrenti, rispettivamente del passato e del presente.

Si tratta, ovviamente, di Microsoft e Samsung, la prima storica "nemica" di Apple nel settore computer; la seconda, più recentemente coinvolta con il placet di Google in quello degli smartphone. Se, infatti, l'azienda guidata da Tim Cook ha portato i suoi investimenti nel corso degli ultimi cinque anni da poco più di 500.000.000 $ a circa 1 miliardo $ nel 2012 (andandosi a classificare a breve distanza da Dell e HP), diverso è il discorso di Microsoft e Samsung che, rispettivamente hanno superato i 2.5 miliardi $ ed i 4 miliardi $ già lo scorso anno.

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Ovviamente, c'è da considerare che Samsung produce (e dunque pubblicizza) una gamma di prodotti decisamente più vasta rispetto a quella di Apple o Microsoft e, dunque, gli investimenti dell'azienda di Cupertino potrebbero essere tutto sommato in linea con la sua politica "storica". Anomala, piuttosto, potrebbe essere considerata la spesa di Microsoft che sembrerebbe puntare sulla rivalutazione dei suoi prodotti con dispendiose campagne pubblicitarie. Ma a dirla tutta i risultati stentano ancora ad arrivare. Sarà forse il caso di "mettere le ali" ad altri prodotti?

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