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Apple, Jony Ive: “Steve Jobs non era uno stronzo come dicono i film”

Jony Ive, Chief Design Officer di Apple, non è un fan dei film basati sulla vita di Steve Jobs. Durante il New Establishment Summit organizzato da Vanity Fair a San Francisco, il responsabile del design dei prodotti della mela ha spiegato che le pellicole falsando l’immagine del creatore dell’azienda di Cupertino.
A cura di Marco Paretti
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jony Ive steve jobs

Jony Ive, Chief Design Officer di Apple, non è un fan dei film basati sulla vita di Steve Jobs. Durante il New Establishment Summit organizzato da Vanity Fair a San Francisco, il responsabile del design dei prodotti della mela ha spiegato che le pellicole falliscono nel rendere chiara la situazione di Jobs e dell'azienda durante i periodi più densi, falsando l'immagine del creatore dell'azienda di Cupertino. "Sono state scritte cose ridicole su Jobs" ha spiegato durante l'incontro. "Provate a pensare a quello che stava facendo quando da un lato parlava con i produttori di chip e dall'altro con gli ingegneri. La sua propensione a zittire la gente era una conseguenza della sua abilità di concentrarsi".

Qualità da sempre associata anche ad Ive, una delle figure centrali della Apple degli ultimi anni e del settore del design in generale. "Non significa che fosse uno stronzo" ha continuato Ive. "Né che il suo hobby fosse quello di discutere con le persone". Il designer ha continuato spiegando che Jobs ha sempre cercato di insegnare ai suoi dipendenti – Ive su tutti – come migliorare la propria concentrazione. "Mi chiedeva continuamente quante volte al giorno avessi detto no a qualcosa che invece avrei voluto fare" ha spiegato. "Questa pratica è sconfortante, ma nel tempo è diventata un'abitudine e una sorta di arte che mi ha garantito la possibilità di avvicinarmi al livello di Jobs".

Sono passati quattro anni dalla morte del fondatore dell'azienda e sono già molti i libri e i film che ne narrano la vita, spesso soffermandosi sugli aspetti più duri e crudeli della personalità di un uomo deciso e sempre concentrato. Un approccio criticato a gran voce da tutta l'azienda, partendo da Tim Cook  che ha definito l'ultimo "opportunista" fino alla vedova Laurene Powell Jobs, che ha cercato più volte di fermare la produzione del film di Danny Boyle. "Non riconosco il personaggio mostrato nei film" ha concluso Ive. "Jobs ha avuto i suoi trionfi e le sue tragedie come chiunque di noi. Ora la sua personalità viene descritta da un piccolo gruppo di persone e penso che questo sia terribile. È importante ricordare che potevate avere qualcuno che non discuteva, ma non avreste mai avuto il telefono che avete ora".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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