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Apple lavora a data center sempre più ecocompatibili

Il futuro dell’ azienda di Cupertino è legato al cloud computing, ma il suo funzionamento ha bisogno di infrastrutture sempre più potenti a basso impatto ambientale.
A cura di Daniele Cretella
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Il futuro di Apple passa per il Cloud. Com'è ben noto, per data center si intendono sostanzialmente quegli stabilimenti all' interno dei quali vengono stivati migliaia di server volti al funzionamento di servizi legati alla rete (internet). E' ugualmente noto che la loro importanza è andata con gli anni crescendo in maniera esponenziale, fino a diventare essenziale per l' espansione del c.d. cloud computing, ossia i servizi di archiviazione e sincronizzazione dei documenti online.

Con il suo iCloud, Apple oggi raggiunge l' apice di questo nuovo settore, eguagliando per i numeri di Dropbox e SkyDrive (i principali concorrenti dell' azienda di Cupertino nel cloud computing) messi insieme. Ma come accade per molti dei servizi offerti dall' azienda di Cupertino, il successo di iCloud non è casuale, bensì corrisponde al frutto di miliardi di dollari di investimenti destinati alla realizzazione di data center all' avanguardia ed ecocompatibili.

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Sono attualmente due, infatti, i data center gestiti dall' azienda di Cupertino. Il primo, costruito inizialmente nel 2001 per l' azienda WorldCom / MCI, fu acquisito da Apple nel 2006 e si trova nella città di Newark, a circa 30 minuti di automobile dalla sede di Cupertino. Fino al 2009, questo data center ha gestito gran parte delle interazioni tra gli utenti ed iTunes Store (oltre che per un breve periodo, anche il famigerato MobileMe). A partire dal 2009, invece, il funzionamento di iTunes Store, App Store, iBook Store, iCloud, iMessage, ecc, è stato affidato ad un' altra struttura, costruita nella città di Maiden nella Carolina del Nord per una cifra superiore al miliardo di dollari.

La struttura vanta un importante primato nella sua categoria. Si tratta, infatti, del primo data center ad aver ricevuto la certificazione di Platino del LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), grazie alle sue caratteristiche ecocompatibili. E' stata cura dell' azienda di Cupertino, infatti, assicurare il 75% dei consumi energetici del data center a fonti rinnovabili (energia solare, eolica e combustione di biogas).

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Nonostante il prestigioso riconoscimento, Greenpeace sembra essere ancora decisamente severa nei cofronti dell' azienda di Cupertino, definendo la comunicazione con essa a dir poco insoddisfacente e criticando un utilizzo ancora eccessivo dei combustibili fossili e dell' energia nucleare per l' alimentazione dei suoi stabilimenti. Probabilmente, le critiche diventeranno meno pungenti dopo la realizzazione di due nuovi data center previsti nella città di Prineville, Oregon e Reno, Nevada, il cui consumo energetico è stato previsto come 100% ecocompatibile.

Soltanto nel corso del 2012, Apple ha smaltito grazie ai suoi data center, circa 2 miliardi di iMessage al giorno, 250 milioni di account iCloud relativi a circa 500 milioni di utenti iOS ed 8 miliardi di operazioni su iTunes Store (App Store e iBooks Store compresi).

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